Vescovini sbatte la porta di Confindustria Vg
MONFALCONE La Sbe di Alessandro Vescovini, come aveva fatto qualche tempo fa Fincantieri poi ripensandoci, esce per protesta da Confindustria e se ne va sbattendo la porta annunciandolo in una lettera che ha «effetto immediato». Dimissioni dolorose, spiega lo stesso Vescovini visto che «non verserò la mia quota di 50mila euro» e che è rilevante visto che «il bilancio di previsione di Confindustria Venezia Giulia è in rosso di 150mila euro».
Fincantieri era uscita per protesta perché non si era sentita tutelata dalla sua stessa associazione di categoria, le stesse ragioni alla base della scelta del rappresentante legale della Sbe e project leader di SmartGas che ha in progetto la realizzazione del mini-rigassificatore a Monfalcone. Le gocce che hanno fatto traboccare il vaso sono riferite a SmartGas, giunto a una fase decisiva per la realizzazione, e riguardano due momenti. Il primo, lunedì scorso, quando nel corso della riunione della Camera di commercio di Gorizia è stato nominato il nuovo presidente dell’Azienda speciale porto. Come già noto è lo stesso presidente camerale, Gianluca Madriz, eletto con la “benedizione” dei rappresentanti degli Industriali. Secondo Vescovini non sarebbe stato fatto valere l’accordo di alternanza con un presidente espressione di Confindustria. Ma decisive poi sono state le dichiarazioni dello stesso Madriz, fatte al termine di una prima riunione, mercoledì scorso, che sarebbe dovuta essere “informale” del nuovo consiglio di amministrazione dell’Aspm a cui ha partecipato, oltre al sindaco Silvia Altran (il presidente della Provincia Enrico Gherghetta ha dato le dimissioni) e ai rappresentanti camerali, il commissario dell’Authority di Trieste, Zeno D’Agostino.
Nel vertice si è parlato dei nodi sul tavolo, piano regolatore, escavo e del progetto di SmartGas. Al termine, nel servizio trasmesso alla radio, dove si è paventato il rischio che SmartGas non abbia le coperture finanziarie e su possibili interferenze con i traffici portuali, lo stesso Madriz ha auspicato che il territorio possa far parte del progetto.
Vescovini ha quindi inviato la lettera di “addio” da Confindustria e contemporaneamente di diffida. «Diffido il presidente Madriz ad affermare nuovamente che SmartGas non ha le coperture necessarie per realizzare il suo progetto, rigassificatore ed escavo compresi - spiega - L’esplosione del mercato del gas (gnl autotrasporto, navi a gnl che Fincantieri realizzerà a Monfalcone) hanno fatto sì che ora il piano finanziario sia assolutamente sostenibile dalla cordata di imprenditori di SmartGas». Aziende, insiste il project leader, che «investono ogni anno centinaia di milioni di euro in regione senza necessitare di contributi pubblici». In coda il rilancio di una sfida: «La sola Sbe da me amministrata - spiega - ha investito 120 milioni di euro in questo territorio negli ultimi 7 anni. Ribadisco dunque definitivamente che SmartGas realizzerà autonomamente sia l’investimento (del rigassificatore), che l’escavo e mi auguro vivamente di non dover più ascoltare certe falsità e superficialità». Questi soldi, sostiene Vescovini è meglio «risparmiarli» e piuttosto destinarli ad altre opere come il «potenziamento dell’obsoleta rete ferroviaria».
Nessun ostracismo al progetto SmartGas. Madriz respinge le accuse e getta acqua sul fuoco: «Non ho mai parlato di coperture mancanti - spiega - era una riunione informale per conoscersi. A breve convocheremo una seduta ufficiale». Il nuovo presidente Aspm spiega che il suo è un «incarico a tempo», si dice dispiaciuto della scelta di Vescovini e ribatte: «L’ho anche dichiarato alla radio, abbiamo parlato di SmartGas, sono a fianco dell’imprenditore e se avrà possibilità di realizzare il progetto e se otterrà tutte le autorizzazioni gli saremo vicini. È un progetto strategico, l’ho sempre detto. Sono stato interpretato male. Il mio compito ora è di ascoltare tutte le proposte, anche l’altra settimana sono arrivati degli imprenditori. E quando parlo del coinvolgimento del territorio parlo del fatto che ci deve essere sviluppo armonico, trasparente e pulito».
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