Vescovini attacca la Regione «Hanno bloccato SmartGas»

La notizia doveva essere il futurto del Consorzio che ora si prepara a percorrere il sentiero del prossimo triennio da solo, ma anche l’impegno a investire sul territorio per una serie di opere...

La notizia doveva essere il futurto del Consorzio che ora si prepara a percorrere il sentiero del prossimo triennio da solo, ma anche l’impegno a investire sul territorio per una serie di opere infrastrutturali oltre 7milioni e mezzo di euro. Tra quelle più importanti la bretella della strada provinciale Monfalcone-Grado che peserà per oltre 1milione e 300mila euro.

Ma si è trasformata in una seduta monotematica sulle opportunità perdute e sul nodo di una battaglia infinita come lo scalo di Portorosega mai decollato. A far esplodere ancora una volta il caso l’imprenditore della Sbe Alessandro Vescovini che dopo aver annunciato le sue dimissioni anticipate dal cda del Csim (che si dovrà trasformare) perchè «Ormai non è più in pericolo, è uno dei pochi enti che funzionano» e perchè per opportunità future è bene che le imprese non stiano più dentro il cda, non ha risparmiato fendenti sulla gestione del porto. Causa scatenante il progetto del rigassificatore di SmartGas fermo e a rischio.

«Mi è stato impedito di andare avanti, e dire che assieme alle altre 10 imprese della cordata e un socio come Maneschi si voleva investire sul porto ed fare l’escavo facendo risparmiare 14-15 milioni di soldi pubblici». E poi giù le accuse contro la presidente della regione. «Io so perchè mi hanno bloccato, bisognava nascondere che sono stati sperperati 10 milioni per gli accostoi 1,2 e 3». Poi le accuse alla governatrice Fvg: «Debora Serracchiani in tutte le maniere ha bloccato questo investimento» ha aggiunto vescovini ricordando che è uno dei pochi imprenditori che «investe 25 milioni all’anno sul territorio» ed è a capo di «un’azienda, la Sbe che sta crescendo con successo». Un caso sul quale s pronunceranno comunque i giudici visti i ricorsi pendenti.

Da Silvia Caruso, sindaco di San Canzian, l’ assist a Vescovini. «Ha ragione quando dice che tutti gli attori non hanno giocato per lo sviluppo, noto che ’è un’escalation delle conflittualità. con soddisfazione ora revochiamo la delibera di indirizzo per la fusione con Gorizia. Era a rischio la centralità del territorio e del porto che è il volano dell’economia. temi sui quali ci siamo sempre battuti». Da Marchesan primo cittadino di Staranzano l’ultimo appello: «Facciamo un incontro tra sindaci sulla sinergia da applicare per risolvere i problemi del territorio». (g.g.)

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