Vescovini acquista lo stabilimento Eaton

L’imprenditore della Sbe-Varvit vuole farne un centro logistico e produttivo. In ballo 100 posti di lavoro, sperano i licenziati
Bonaventura Monfalcone-19.02.2018 Visita Matteo Salvini-Eaton-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-19.02.2018 Visita Matteo Salvini-Eaton-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Il Gruppo Sbe-Varvit si allarga e a Monfalcone acquisisce la Eaton. Un colpo di scena per il territorio monfalconese che, in questo modo, prolunga la vita dello stabilimento appena chiuso, aprendo un nuovo spiraglio occupazionale sul territorio con concrete prospettive per i 160 lavoratori licenziati dalla multinazionale americana. Ieri nel primo pomeriggio la firma della lettera di intenti, da parte dell’imprenditore Alessandro Vescovini numero uno della Sbe-Varvit, per l’acquisizione dello stabilimento. Il percorso di acquisto, che prevede una serie di passaggi tecnici, si concluderà a giugno. Riserbo totale sul prezzo di vendita, ma secondo le stime degli esperti di settore si tratta di diversi milioni di euro.

Nei nuovi spazi, 16 mila metri quadrati, il Gruppo Vescovini punta a realizzare un nuovo centro logistico per la distribuzione della merce e un’area dedicata anche alla produzione per il settore automotive e non solo. A regime previsti almeno 100 nuovi posti di lavoro. Un gruppo, quello di Vescovini, che si allarga sempre di più a Monfalcone dove si stanno realizzando nuovi spazi produttivi, ma anche nel resto d’Italia e all’estero. Oltre a Monfalcone, in regione, c’è lo stabilimento di Tolmezzo, poi quello di Milano, gli uffici commerciali a Reggio Emilia, anche uno stabilimento in Serbia e un sito pure negli Usa. Oltre 600 i dipendenti del gruppo di cui 450 a Monfalcone.

La conferma del percorso di acquisto della Eaton arriva dallo stesso Vescovini. «Ho appena firmato la lettera di intenti per l’acquisizione dello stabilimento – spiega – e ora affronteremo il percorso di perfezionamento che si concluderà entro giugno. Come da prassi faremo le obbligatorie verifiche ambientali e immobiliari per poi concludere». Nessuna cifra nemmeno per quanto riguarda gli investimenti, anche se il tema non è certo un problema per il gruppo. «Per il 2018 prevediamo un fatturato di 200 milioni – ribadisce – e come è noto oltre ad essere i più dinamici sul territorio siamo in assoluto il gruppo che investe di più. Ogni anno infatti destiniamo per gli investimenti almeno 20 milioni di euro. E non cresciamo solo grazie alla prossima acquisizione dello stabilimento Eaton. Nel sito attuale infatti continuano ad essere presenti le gru, stiamo continuando a costruire nuove strutture, abbiamo appena ultimato un magazzino, sono poi in corso altre lavorazioni e migliorie. E con la nuova acquisizione nei prossimi mesi faremo certamente ulteriori investimenti».

Un programma di sviluppo che Vescovini ieri ha illustrato al sindaco Anna Cisint che è giunta a visitare lo stabilimento assieme al collega di partito, il candidato leghista alla presidenza della Regione, Massimiliano Fedriga. Ai due ospiti Vescovini ha dato la notizia dell’operazione di acquisizione della Eaton e, al termine, non ha potuto fare a meno di levarsi qualche altro macigno dalle scarpe aprendo comunque spiragli per i lavoratori licenziati dalla Eaton. «Ho appena concluso una visita dello stabilimento con il sindaco Cisint e il candidato alla presidenza della Regione del centrodestra, Fedriga – conferma – e abbiamo discusso di come Comune e Regione potrebbero dare una mano agli imprenditori che investono abbassando le tasse, in termini soprattutto di Irap, per quelli che riassumono i lavoratori espulsi dai percorsi di crisi».

Nessuna promessa, ma Fedriga ha dato precise assicurazioni all’imprenditore. «Fedriga mi ha dato ottimi spunti e soprattutto fiducia, quella che serve agli imprenditori da parte delle amministrazioni – aggiunge Vescovini – e mi ha detto che valuterà il percorso degli sgravi fiscali per chi investe e assume disoccupati usciti dalle situazioni di crisi. Una fiducia e rassicurazioni che certamente non mi ha dato l’amministrazione uscente della Regione nei confronti della quale mi sono mosso con ben tre esposti alla magistratura. L’attuale candidato, Sergio Bolzonello come assessore alle Attività produttive, mi aveva fatto andare avanti con un progetto industriale e mi ha fatto perdere 2 milioni di euro». Il riferimento è allo stop che la giunta di Debora Serracchiani ha messo al progetto del mini rigassificatore di Smart Gas dove Vescovini era project leader. «Chi investe ha bisogno di fiducia – conclude Vescovini – e investo ora sulla Eaton perché cambia l’amministrazione regionale».

 

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