Vertici di Demos a rischio processo
Non meno di 150mila euro volatilizzati. Soldi della cooperativa sociale Demos spariti nel nulla, o meglio dissipati. Sotto accusa gli ex vertici della stessa cooperativa. Si tratta di Roberto Repetto, 52 anni, vicepresidente dal 2001 al 2010, Dino Zappador, presidente fino al 2006, e Mauro De Mauro, che gli è subentrato fino al 2010, quando la Demos è stata messa in liquidazione coatta dalla Regione.
Secondo il pm Massimo De Bortoli, il magistrato che ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio dei tre presunti responsabili, Repetto, Zappador e De Mauro hanno a vario titolo distratto e occultato i beni della società tenendo delle scritture contabili tali da non consentire la ricostruzione del patrimonio sociale e del movimento degli affari. Sono difesi da Massimo Scrascia e Alessandro Cuccagna. Non solo: gli accusati non hanno nemmeno chiesto il fallimento della società di fronte a un grave stato di insolvenza che perdurava fin dal 2005. Insomma, sono ritenuti corresponsabili del crac.
Dalla relazione del commercialista Pier Paolo Della Valle, nominato commissario liquidatore dal Tribunale civile, che è stata inviata alla Procura, infatti emege che il patrimonio sociale della Demos è stato completamente eroso con un deficit netto che ha raggiunto nel 2005 la cifra di quasi 60mila euro, nel 2006 di 88mila e nel 2007 di altri 3mila. Riscontrati anche, dall’esame della documentazione, fittizi aumenti di capitale. E l’unico cespite trovato dal commissario è risultato essere solo il rottame di un furgone del valore di appena 150 euro.
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