Vertice di Bled: rigassificatore e riforme nei colloqui Roma-Lubiana
BLED. La diplomazia sull’acqua. Quella del lago di Bled. Lontani dai clamori del Bled Strategic Forum, infatti, il presidente del Consiglio Enrico Letta e la premier slovena Alenka Bratušek si sono incontrati nel verde e nella pace di Vila Bled, la villa che Tito fece costruire per lui sull’omonimo lago. In una sala un enorme affresco celebra l’epopea partigiana mentre, in una sala minore, capeggia un enorme ritratto del maresciallo di aspetto molto giovanile. E qui, Enrico e Alenka come amano chiamarsi tra di loro, hanno limato gli ultimi dettagli in vista dell’incontro trilaterale Italia-Slovenia-Croazia che si terrà il prossimo 12 settembre a Venezia.
La Bratušek conferma, per l’appunto, che si è trattato di un incontro preparatorio al summit in laguna nel corso del quale sono stati affrontati i temi del consolidamento delle finanze pubbliche e durante il quale ha spiegato a Letta il percorso intrapreso dalla Slovenia per il salvataggio del sistema creditizio nazionale e gli intoppi di fronte ai quali ci si è venuti a trovare. «Da parte mia – spiega Letta- ho incoraggiato la premier a continuare sulla strada difficile, impegnativa e dolorosa delle riforme e del rigore e le ho assicurato che l’Italia sarà a fianco della Slovenia in Europa perché tutti si rendano conto degli sforzi intrapresi e sostenuti da Lubiana. Perché – precisa il presidente del Consiglio – gli sforzi si chiedono, si fanno, ma poi ci deve essere anche una ricompensi.
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