Vertice del Porto, ultimo appello a Lupi
È una sorta di ultimo appello indirizzato al ministro di Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi che parte congiuntamente dal primo cittadino e dall’ultimo lavoratore: va posto immediatamente termine alla fase di stallo che da settimane ha reso il porto totalmente acefalo e che rischia di pregiudicare non solo la crescita, ma anche il mantenimento dei traffici. Sembrano infatti perse per strada le tracce di Zeno D’Agostino nonostante la governatrice Debora Serracchiani abbia fatto il suo nome per il vertice dell’Autorità portuale triestina e lo stesso Lupi abbia annunciato da tempo come imminente la nomina di un commissario.
«La nomina è allo stato attuale urgente e irrinviabile - ha dichiarato ieri il sindaco Roberto Cosolini - Mi appello perciò al Ministro Lupi affinché non passi ulteriore tempo e la prossima settimana questa vicenda si concluda. Lo faccio - ha aggiunto il sindaco - da un lato perché sono ormai passati più di tre mesi dall'inizio della procedura, cui abbiamo concorso con candidature di adeguato profilo, ma lo faccio soprattutto perché non si può più perdere tempo prezioso per quella che è la realtà economica più importante del nostro territorio: lo stallo determinato da un presidente in prorogatio, e quindi ormai in ordinaria amministrazione, dall'assenza del segretario generale e da una struttura operativa ampiamente da rivedere e completare non può più proseguire». E Cosolini, pur accenando al fatto che è comprensibile che in questi giorni il ministro Lupi sia stato impegnato nelle trattative e nelle votazione per il presidente della Repubblica, elenca alcune questioni urgenti e importanti che incombono su Trieste: «Dall'attuazione dell'Accordo di programma sull'area di Servola, all'avvio del lavoro congiunto con Comune e Regione per definire le aree in Porto Vecchio che rimarranno demanio portuale e le soluzioni più opportune per il trasferimento del regime di Punto Franco, fino ai tanti nodi da sciogliere per migliorare la capacità del nostro porto di intercettare i traffici. Istituzioni, categorie imprenditoriali e forze sociali, la città tutta - conclude Cosolini - attendono da tempo una svolta positiva. Ritengo perciò che dal Governo sia giusto attendersi una nomina immediata».
E ieri hanno espresso la loro forte preoccupazione auspicando una rapida nomina di Zeno D’Agostino tutti i sindacati di categoria rappresentati alla Torre del Lloyd attraverso i loro segretari: Renato Kneipp (Filt-Cgil), Giulio Germani (Fit-Cisl), Michele Cipriani (Uiltrasporti), Gianfranco Ferri (Ugl mare) e Franco Giannelli (Ciu-Unionquadri). «Il ritardo nella nomina - rilevano in una nota - sta portando notevoli disagi sia alla struttura stessa dell’Autorità portuale che agli operatori, in un contesto dove alla mancanza di un segretario generale si aggiunge la contestuale e inconsueta temporanea assenza dei dirigenti che sembrerebbe siano stati “invitati a mettersi in ferie”. Auspichiamo - proseguono - che la situazione di stallo in cui sembra essere finita la nomina di Zeno D’Agostino si risolva velocemente. I dipendenti attendono istruzioni, gli operatori risposte. Non possiamo pensare che le tempistiche per la firma di un decreto richiedano tanto tempo. Vero è che la norma prevede un periodo di proroga al presidente scaduto che è ancora lontana dai 45 giorni previsti - concludono - ma anche solo pochi giorni possono fare la differenza. Sul porto infatti incombono tutta una serie di questioni aperte o da aprire che rappresentano una speranza per il presente e soprattutto per il futuro economico di questo territorio».
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