Vertice con il ministero sulla crisi Burgo

Il sottosegretario al Lavoro Bellanova venerdì in Municipio a Duino per un confronto con giunta, Provincia e sindacati
Di Ugo Salvini
Altran Duino-Cartiera Burgo
Altran Duino-Cartiera Burgo

DUINO AURISINA. Sarà Teresa Bellanova, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ad affrontare venerdì, nel corso di un incontro in programma nel Municipio di Duino Aurisina, lo scottante tema del futuro dello stabilimento delle Cartiere Burgo, principale realtà industriale del territorio governato dalla giunta guidata dal sindaco Vladimir Kukanja. Invitata dall’assessore provinciale per le Politiche del lavoro, Adele Pino, che nell’occasione accompagnerà la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, la Bellanova sarà ricevuta dallo stesso Kukanja. All’appuntamento parteciperanno anche le Rsu del gruppo Burgo di Duino e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali di categoria Slc-Cgil, FisTel-Cisl e Uilcom-Uil.

Sono stati gli esponenti delle tre sigle a manifestare, in un documento che sarà sottoposto al sottosegretario nel corso dell’incontro, la notevole preoccupazione per il futuro dell’impianto. «Lo stabilimento di Duino, dal 2000 al 2014, a causa di ripetuti piani di ristrutturazione - spiegano nel testo - ha perso 400 posti di lavoro, ha subito la riduzione degli istituti retributivi di primo e secondo livello e la dismissione, nel 2009, di una linea produttiva. Attualmente i livelli occupazionali si attestano su 376 addetti e un indotto di ulteriori 200 unità, che comprende alcune cooperative. Il gruppo Burgo è considerato, per capacità produttiva, il primo in Italia e il sesto in Europa».

«Duino, assieme agli altri due stabilimenti - quello di Verzuolo, dove attualmente una linea è stata messa in discontinuo e ha prodotto 46 esuberi con trattative in corso, e di Villorba -, è fondamentale nel comparto delle patinate uso grafico con legno ed esprime un potenziale di circa un milione di tonnellate all’anno - proseguono i sindacalisti -. La Linea 3 di Duino è fra l’altro il secondo impianto più importante in Italia. A oggi, alle porte della scadenza del quinquennio di riferimento per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, la data precisa è quella dell’11 agosto. Abbiamo adottato, nell’arco dei primi mesi di quest’anno, sessanta giorni di cassa integrazione ordinaria, su una linea produttiva che maggiormente è stata colpita da fermate, avendo comunque la capienza dell’ammortizzatore fino alle data di scadenza. Con gli ultimi tre accordi sindacali sottoscritti tra le parti, il costo del lavoro è stato ridotto di quasi 3 milioni di euro, tutto questo attraverso deroghe al contratto e più di 200 novazioni del rapporto di lavoro. Ricordiamo che il costo del lavoro impatta dal 7 al 10 per cento di produzione. Il resto è determinato dalla fluttuazione dei costi delle materie prime e dei trasporti, mentre il 40 per cento riguarda i costi energetici».

Di qui la necessità di un impegno serio da parte del governo per difendere uno stabilimento tanto strategico. «Il sito di Duino, così come confermato dalle analisi effettuate da aziende di auditing specializzate nel settore cartario ha a nostro avviso le potenzialità per recitare ancora un primario ruolo nel settore. Per le peculiarità degli impianti, le interconnessioni tra le due linee produttive, la produzione di materie prime e i consumi energetici, lo stabilimento di Duino è sostenibile come costi solo con due linee di produzione. La dismissione di una di esse - comporterebbe in tempi brevi la chiusura di tutto il sito. A oggi – concludono – a causa di infelici operazioni finanziarie e per la contrazione del mercato della carta, il gruppo ha un debito vicino ai 1200 milioni di euro. Non vorremmo che, ancora una volta, fossero i lavoratori a pagare il conto».

Sul tema si è espresso anche il sindaco di Duino Aurisina, Kukanja: «Sarebbe gravissimo se la più importante realtà produttiva del territorio dovesse entrare in una spirale di diminuzione dei livelli occupazionali». Della situazione della Burgo è stata informata anche la presidente della Regione, Debora Serracchiani, che ne ha riferito al ministro Guidi.

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