Vertenza Valmet, c’è l’accordo su 5 pensionamenti volontari

L’annuncio di Contino (Cisl): «È una buona intesa sugli scivoli in uscita» Restano le preoccupazioni per l’acquisizione della “gemella” polacca Pmp
Bumbaca Gorizia 12_09_2020 Valmart capannone industriale © Foto Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 12_09_2020 Valmet capannone industriale © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12_09_2020 Valmart capannone industriale © Foto Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 12_09_2020 Valmet capannone industriale © Foto Pierluigi Bumbaca



«Abbiamo firmato un buon accordo che riguarda la volontarietà incentivante per i pensionamenti. Saranno coinvolti dai cinque ai sei lavoratori. È un’intesa che permette di avere uno scivolo in uscita dopo quarant’anni di lavoro. Il tutto, lo ripeto, su base volontaria».

È Alessandro Contino della Cisl a fornire un aggiornamento sulla vertenza “Valmet”. Come si ricorderà, nel settembre scorso, era emersa pubblicamente sulle pagine de “Il Piccolo” la preoccupazione dei dipendenti, in ansia per l’acquisizione da parte della stessa Valmet di un concorrente, la Pmp. La sede polacca della Pmp si occupa della produzione di macchine da carta, ma l’elemento che più riguarda Gorizia è che Pmp ha una sede in Toscana che si occupa, esattamente, della progettazione degli stessi prodotti di cui si occupa Valmet Gorizia nello stabilimento di via Gregorcic, mentre la produzione degli equipment viene effettuata in Toscana. Quindi, il grande timore era che questo, nel medio-breve termine, avesse un serio impatto su Valmet Gorizia, sia per quanto riguarda la produzione (officina) sia sul resto dell’azienda (progettazione e servizi).

«Francamente - spiega Contino - non so a che punto sia l’acquisizione della Pmp. Vero è che i dipendenti hanno manifestato preoccupazione per il fatto che la sede bolognese dell’azienda polacca si occupa della medesima produzione che si effettua in città. In ogni caso, questa vicenda non ha alcuna diretta implicazione sullo stato dell’arte».

Ovvero, gli esuberi sono «derivati da quello che tecnicamente viene chiamato “aumento della marginalità”, un concetto non facile da tradurre in parole comprensibili a tutti. Semplicemente, o si abbassano i costi dell’azienda o il prodotto viene venduto a un costo più alto. Ed si è intrapresa la prima strada», spiega il rappresentante sindacale della Cisl. Che aggiunge: «Si tratta, comunque, di un buon accordo che ci consente di spostare in là il percorso».

In ultimo, un veloce inquadramento di carattere industriale e produttivo. A Gorizia, alla Valmet, vengono prodotte le cappe asciuganti per tutto il mondo ad eccezione della Cina. Altri prodotti per cui la sede cittadina è responsabile sono le aspirazioni nebbie e le aspirazioni polveri e le ventilazioni sala per le cartiere “Tissue”.

La polacca Pmp group, lo si apprende dal sito web della stessa Valmet, è un fornitore di macchinari e servizi per tissue, carta e cartone. L’azienda serve l’industria della cellulosa e della carta da oltre 165 anni. I 650 dipendenti si trovano a Jelenia Góra e Świecie in Polonia, Changzhou in Cina, South Beloit negli Stati Uniti e Lucca in Italia. —

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