Vertenza Tiare: la palla passa alla politica

In settimana un vertice tra Provincia, Regione e Prefettura per fare chiarezza sui 20 milioni non pagati alle ditte che hanno lavorato alla costruzione del centro commerciale di Villesse
Bumbaca Gorizia 05_04_2014 TIARE manifestazione operai - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05_04_2014 TIARE manifestazione operai - Foto Pierluigi Bumbaca

La politica, sino ad oggi grande assente, batte un colpo nella dura vertenza di Tiare shopping dove una ventina di ditte e un migliaio di maestranze vantano crediti per 20 milioni di euro. Il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, sostenitore sin dalla prima ora della realizzazione del parco commerciale villessino, si è già confrontato con il prefetto Vittorio Zappalorto e con il consigliere regionale di Sel Alessio Gratton. Obiettivo? Mettere in piedi un incontro in cui decidere i passi da compiere per risolvere la vertenza. «Questo incontro che vedrà intorno allo stesso tavolo prefetto, Gratton, l’amministrazione regionale e il sottoscritto si svolgerà entro la settimana: lunedì (oggi, ndr) partiranno gli inviti. In queste settimane diverse aziende hanno bussato alle porte del nostro ente, denunciando mancati pagamenti. La questione - argomenta Gherghetta - non è delle più semplici anche perchè i problemi non sono fra datore di lavoro e dipendente ma fra datore di lavoro e datore di lavoro: insomma, il denaro si sarebbe incagliato fra sub appaltatori e sub sub appaltatori. Mi auguro, però, che riusciremo a venirne a capo».

La protesta di sabato non è servita a fare chiarezza su chi non ha pagato ovvero chi è il responsabile di questa ingarbugliata e poco edificante vicenda: nemmeno le ditte e gli operai che abbiamo interpellato (e abbiamo parlato con parecchie persone nel corso di quella mattinata) sanno con chiarezza a che livello si sono fermati i pagamenti. Per qualcuno la colpa è ascrivibile a Inter Ikea centre group, per altri ad Arco Immobiliare, per altri ancora la responsabilità è di Tradelek passando per Alfa Contract srl. Ma i diretti interessati smentiscono ogni addebito. E allora si parla di subfornitori e di sub-sub fornitori che non avrebbero onorato gli impegni con altre ditte e altri lavoratori. Insomma, un sistema di scatole cinesi di cui è difficile venire a capo.

Anche il presidente della Camera di commercio Gianluca Madriz, nella doppia veste anche di numero uno della Confcommercio, guarda con attenzione a ciò che sta succedendo a Villesse. «E devo dire che sono fortemente preoccupato. Bisogna andare sino in fondo e individuare con chiarezza le responsabilità di tanti mancati pagamenti. La Camera di commercio, su questi temi, non ha competenze specifiche ma se possiamo dare una mano nel tentare di fare chiarezza siamo pronti a fare la nostra parte». Poi, in Madriz prende per un attimo il sopravvento il presidente della Confcommercio. «Certo, la vicenda di Tiare shopping deve esserci da insegnamento: perché non si inizia ad investire sui centri urbani invece di realizzare centri commerciali, distruggendo boschi e campi?»

No, non è stato un esordio favorito da una buona stella quella del parco commerciale nato da un progetto da 200 milioni realizzato da Inter Ikea Center Group in partnership con il costruttore Immobiliare Arco. Annunciata con un grande battage pubblicitario, l'inaugurazione all'ultimo momento è stata rinviata dal 21 novembre al 5 dicembre scorso perché il lavoro di allestimento, nonostante la frenetica corsa degli ultimi giorni, non era stato completato. Stessa sorte è toccata alla sala cinematografica di Uci Cinemas la cui apertura è stata rinviata di alcuni giorni rispetto alla data fissata. E ancora segnalazioni si sono avute di spandimenti dal tetto e infiltrazioni nei garage.

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