Vertenza Burgo, soluzione più vicina

Spiragli per la riconversione della fabbrica di Duino. Chiesto un tavolo conclusivo al ministero. Nasce una “newco” con Friulia
Lasorte Trieste 09/11/17 - Regione, Lavoratori Cartiera Burgo
Lasorte Trieste 09/11/17 - Regione, Lavoratori Cartiera Burgo

TRIESTE Il meteo si va forse rischiarando sull’orizzonte Burgo. Perchè Giulio Spinoglio, “patron” della Cartiera di Ferrara interessato a gestire la riconversione della “linea 2” nello stabilimento duinese, ha chiesto a Gianpiero Castano, responsabile per il Mise delle vertenze aziendali di maggiore criticità, di fissare, nel giro di un paio di settimane, un incontro in sede ministeriale.

Stavolta, dopo molti mesi all’insegna dell’inconcludenza, l’obiettivo dovrebbe essere concreto: definire operativamente i termini industriali e finanziari relativi all’ingresso di Spinoglio nella Cartiera del Timavo. Alcuni tasselli dell’operazione sembrano chiariti: verrà costituita una nuova società con un capitale sociale di 8 milioni, nella quale la Cartiera di Ferrara avrà la quota maggioritaria con il 60%, alla finanziaria regionale Friulia spetterà il 25% previo conferimento di un paio di milioni, il gruppo Burgo deterrà un chip del 5% a garanzia della partnership con l’impresa emiliana.

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Lasorte Trieste 07/12/17 - Piazza Unità, Regione, Lavoratori Cartiera Burgo Duino


Fondamentale però, affinchè il sistema regionale supporti la riconversione dal patinatino al cartone da imballaggio, è che all’operazione partecipi Invitalia, braccio operativo del ministero dello Sviluppo economico. Ecco la principale ragione per cui l’appuntamento decisivo, per sbloccare un impasse che dura ormai da un paio d’anni, deve tenersi nella Capitale. La “newco” dovrà accendere un giro da 25 milioni di euro, per attivare una macchina produttiva che a regime dovrà fatturare oltre 80 milioni di euro. Prima di Natale Spinoglio si è visto con la dirigenza della Regione Fvg, della Friulia, del Frie, allo scopo di censire tutti gli attori del programma.

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Questi elementi sono comunque ancora ufficiosi e il “timbro” ministeriale risulterà essenziale per il varo dell’iniziativa industriale. I tempi sono stretti, perchè il 31 gennaio scade il contratto di solidarietà che dall’inverno 2016 regolava le relazioni tra l’azienda e il personale della fabbrica duinese, dove lavorano 340 persone. La Burgo, all’evidente scopo di accelerare le risposte delle parti trattanti, ha mandato 119 lettere di licenziamento, con effetto dal 1° febbraio.

A meno che non vi siano concreti passi in avanti, tali da convincere il gruppo cartario, sul quale molto incide la volontà delle banche creditrici, a prorogare la solidarietà per alcuni mesi. Sarebbe il tempo necessario per facilitare lo sbarco di Spinoglio, il quale dovrà cogestire lo stabilimento insieme alla Burgo (che continua a operare a San Giovanni con la “linea 3”), commissionare il nuovo impianto, organizzare l’assetto occupazionale che dovrebbe dotarsi di 80-90 addetti, curare gli aspetti ambientali.

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Il clima sembra favorevole. Lo stesso vicepresidente della Regione Fvg, Sergio Bolzonello, pur evitando di impegnarsi in tempi e cifre, si è detto fiducioso in una positiva riuscita dello “switch”.

 

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