Verso le elezioni, Dipiazza scalda i motori
Roberto Dipiazza torna alla ribalta. In un modo o nell’altro alle elezioni comunali del 2016 si dovrà fare i conti con lui. L’ex sindaco domani sarà presente alla conferenza stampa di rilancio della civica che porta il suo nome. «La Lista si mette in gioco per individuare insieme alla città un percorso di cambiamento per Trieste», recita l’invito. Tradotto: un ruolo da protagonista per strappare il municipio a Cosolini. Una candidatura vera e propria? Forse sì, o forse non direttamente. Lui non lo svela, non ancora. Perché non lo sa e perché sono troppe le variabili in campo. D’altronde lo aveva detto lui stesso, al Piccolo, poco più di un mese fa: «Potrei non essere io il personaggio chiave...»
Si vedrà. Intanto butta il sasso. Quel che è certo è che l’ex imprenditore dei supermercati non intende fare da soprammobile. Non sarebbe nel suo carattere, vulcanico come pochi. E insofferente come pochi nello scaffale d’oro del Consiglio regionale. È stufo di sbadigliare nell’anonimato di piazza Oberdan. Sono le elezioni ad accenderlo, un po’ come l’amico Silvio. Lo si è visto a maggio, con le Europee: nel giro di un mese, con la casacca di Ncd, è riuscito a raggranellare 11.872 voti in Fvg, portando il partito al 7,73% quando in regione gli alfaniani si erano fermati al 4,30%. Per lui 5.642 preferenze personali nella provincia di Trieste, 4.836 nel territorio comunale dove ha perso, per appena 57 schede, il braccio di ferro con la forzista Sandra Savino, portata avanti nelle retrovie da Giulio Camber.
La partita sta tutta qua: se i due, Camber e Dipiazza, troveranno un accordo. Intanto la Lista scalda i motori. In conferenza stampa, domani, ci sarà innanzitutto Giorgio Rossi, ex assessore della giunta Dipiazza e presidente della civica. Ma chi farà parte di una squadra che al momento è appesa a una manciata di consiglieri circoscrizionali e provinciali? Gli ultimi a presidiare il municipio erano Cannataro e Grilli, che hanno preso altre vie. Ma quest’ultimo, l’ex assessore alle Politiche sociali, sarà ripescato. «Esiste un progetto – spiega Grilli – e c’è un rapporto umano con Roberto. Il prossimo passo sarà un nuovo riposizionamento della Lista». Rossi conferma: «Ritorniamo a un impegno superiore, ma parlare di candidature è prematuro. Per ora vogliamo lanciare un appello alla città per capire se ci sono i presupposti. Il problema non è solo Cosolini, ma la disgregazione che si è creata e la mancanza di idee. Si deve incidere in modo determinante, evitando i personalismi e gli errori del passato».
Il lavoro di mediazione per ricomporre le fratture con l’ala camberiana è affidato a Fi, soprattutto agli uomini di punta in Regione come Riccardo Riccardi. Non sarà facile: Dipiazza rispolvera la lista? Si candiderà a sindaco? «La parola detta ti fa schiavo, quella non detta è tua schiava». Un detto arabo. Firmato, a stretto giro di posta, Giulio Camber.
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