Verso Caporetto, sulla strada ferrata datata 1916

Ma di quei 27 chilometri che partivano da Cividale rimangono soltanto pochi resti
Sulla strada per Caporetto
Sulla strada per Caporetto

TRIESTE Domenica 6 marzo, in occasione della Giornata nazionale delle Ferrovie dimenticate, Abicitudine - la sezione udinese della Fiab - organizza una gita, occasione perfetta per pedalare nella Valle del Natisone e nella piana di Caporetto, scoprendo non solo splendidi paesaggi ma anche interessanti storie quasi perse nella memoria, risalenti al 1916 quando, esattamente 100 anni fa, l'Esercito Italiano durante la Prima Guerra costruì velocemente e rese subito operativa una ferrovia a scartamento ridotto tra Cividale (dove già arrivava la strada ferrata da Udine) e i sobborghi di Caporetto: per portare uomini e rifornimenti sul fronte del medio e alto Isonzo.

Di questa strada ferrata, lunga circa 27 chilometri, oggi restano solo un paio di piccole stazioni trasformate o diroccate, e qualche galleria e ponticello. Ma il suo percorso corre parallelo alla progettata ciclovia regionale Fvg4 (Stupizza - Udine - Sacile) e qualche suo tratto potrebbe forse essere rivalutato per realizzare la nuova struttura della ciclabile. Intanto, questo weekend, si potrà attraversare queste zone in bicicletta. La partecipazione all'escursione è aperta sia ai soci Fiab che ai non soci, per entrambi il pagamento include l'assicurazione giornaliera e il pranzo: piatto unico con agnello arrosto, medaglioni di pollo fritti, polenta, patate in tecia, cavolfiori con panna e crostata di mele...

Prima e dopo pranzo si pedala: la partenza è prevista da Cividale entro le 9.20, con ritrovo nel piazzale della ex stazione FUC (Ferrovie Udine Cividale) nei dintorni della quale ci sono diverse possibilità di parcheggio. Da qui, si inizia a pedalare lungo un percorso che, in poco più di 30 chilometri di leggeri falsipiani sia in salita che in discesa e qualche piccolo "strappo", porterà fino a Caporetto, sconfinando tra Italia e Slovenia. Le tappe: Ponte San Quirino, Vernasso, Biacis, Tarcetta, Loch e Stupizza e, superato il confine, ancora Robic e Sužid prima di arrivare a Kobarid - Caporetto, entro le 11.45.

Per mezzogiorno infatti è previsto un incontro con Vojko Hobic, ex direttore del Museo della Grande Guerra, dove si potrà assistere alla proiezione di un breve video sulla storia della vecchia ferrovia. Per la mezza si rimonta in sella e si riparte alla volta del valico di Stupizza: ancora nove chilometri di falsopiano in leggera salita e il pranzo è meritato. Dopo aver avuto il tempo di visitare anche la ex stazione di Poiana (e di digerire…), alle tre del pomeriggio si riparte verso Cividale, seguendo un nuovo itinerario: passando Pulfero, San Pietro al Natisone e Sanguarzo si ritorna al punto di partenza, indicativamente entro le 17.40, dopo aver pedalato questa volta solo per una ventina di chilometri, quasi tutti in leggera discesa.

I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria: per iscrivervi, contattate la Fiab di Udine, con una mail ad abicitudine@gmail.com o una telefonata ad Elisabetta Rosso, presidente dell'associazione (339 7861502). E che il gemellaggio Trieste-Udine, in bicicletta naturalmente, anche quest'anno abbia inizio...

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