Verme di fuoco punge bagnante a Sebenico

La donna ha accusato dolore e gonfiore sulla parte colpita accompagnato da febbre alta. Paura tra i turisti in spiaggia

SEBENICO È stato come se qualcuno le avesse versato dell'acido sulla gamba. La donna, residente nella località costiera di Rogosnizza di Sebenico, si trovava in una spiaggia locale, bagnando i piedi in pochi centimetri d'acqua. Improvvisamente ha percepito un dolore acuto, causatole dalla fitta di un verme di colore rossastro, che le aveva toccato la pelle. «È stato qualcosa di lancinante – ha spiegato la bagnante ai medici – sono riuscita subito a togliere alcuni minuscoli aculei, ma al dolore si è aggiunto un gonfiore nella parte colpita. Nel corso della notte, sentendo un calore diffuso in tutto il corpo, ho preso il termometro, scoprendo che avevo febbre, con temperatura superiore ai 38 gradi. A quel punto sono stata ricoverato al Pronto soccorso di Rogosnizza, dove i sanitari mi hanno dato due iniezioni per placare il gonfiore e il dolore, con una terza iniezione inoculata la mattina dopo. Ad alcuni giorni dall' accaduto, la situazione si è normalizzata. Mai in vita mia ho avuto a che fare con simili creature marine. È stata un'esperienza davvero poco piacevole».

Stando agli esperti, la bagnante di Rogosnizza ha avuto a che fare con il vermocane, detto anche verme di fuoco (Hermodice carunculata), un verme marino errante appartenente alla classe dei Policheti. Si tratta di un anellide dotato di fastidiose setole urticanti. Infatti, se toccato inavvertitamente o infastidito, riesce a procurare delle dolorose irritazioni, tramite il lancio di aghi ad uncino verso la minaccia. La cura immediata è una sola: rimuovere le minuscole setole con nastro adesivo, per poi applicare sulla ferita dell'alcol, oppure lavare la zona della puntura con acqua marina fredda.

La notizia della puntura del vermocane si è diffusa subito in questo centro di villeggiatura della Dalmazia centrale, spaventando non poco i bagnanti, specie i bambini. —




 

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