Verdi, la “prima” di Pace in un teatro «mezzo vuoto»

«C’è da lavorare per portare i giovani», afferma il nuovo sovrintendente
Lasorte Trieste 06/03/15 - Ridotto Verdi, Stefano Pace, Nuovo Sovrintendente Teatro Verdi
Lasorte Trieste 06/03/15 - Ridotto Verdi, Stefano Pace, Nuovo Sovrintendente Teatro Verdi

«Peccato per il teatro mezzo vuoto. C’è da lavorare per portare i giovani». Non si è voltato indietro. Non era il caso vista l’opera in scena. Stefano Pace, fresco di nomina ministeriale come sovrintendente del Teatro Verdi di Trieste, ha assistito giovedì sera alla prima dell’Orfeo ed Euridice di Gluck nel palco del sindaco a fianco di Roberto Cosolini. È stato il suo esordio da spettatore del lirico che dirigerà per i prossimi cinque anni. Ieri mattina, invece, ha salutato i sindacati impegnati nella complicata trattativa per il rinnovo dell’integrativo. Poi nel primo pomeriggio ha partecipato alla sua prima riunione del Consiglio di indirizzo che l’ha scelto al posto di Claudio Orazi. E alle 15.30, nella sala del Ridotto del teatro, ha incontrato i lavoratori del teatro. Si è complimentato per l’allestimento autarchico dell’Orfeo realizzato con poche risorse da Giulio Ciabatti (quello annunciato di Denis Krief è stato tagliato all’ultimo momento, tipico dei cartelloni dell’era Orazi). E se lo dice il direttore tecnico del Covent Garden c’è di che essere orgogliosi. «Finora abbiamo lavorato sulla base del principio che non c’è rilancio se non c’è risanamento - spiega il primo cittadino -. Ora dobbiamo lavorare sul fatto che non c’è risanamento se non c’è rilancio». (fa.do.)

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