Venduto in via Cellini il biglietto da 250mila euro

Lotteria Italia. Altri 50mila centrati in piazza tra i Rivi a Roiano
di Laura Tonero
Sono stati venduti in via Cellini e in piazza Tra i Rivi a Roiano i biglietti della Lotteria Italia rispettivamente da 250 mila e da 50mila euro estratti il giorno dell'Epifania nel corso della trasmissione televisiva condotta da Raffaella Carrà. Un regalo inaspettato per Trieste. E ora si apre la caccia al vincitore. Sul montepremi minore abbinato al biglietto I122707 non sembrano esserci dubbi: per i cittadini di Roiano la Dea bendata ha baciato sicuramente un residente dello stesso rione. A riprova sta il fatto che nelle edicole della zona il giornale che annunciava la vincita è andato letteralmente a ruba. Ieri le copie de Il Piccolo sono state esaurite in poche ore: tutti speravano di veder pubblicato il numero del proprio biglietto.


Resterà invece probabilmente un mistero l'identità e la provenienza del fortunato possessore del biglietto N847489 acquistato in quella rivendita di giornali e tabacchi a due passi dalla Stazione ferroviaria, all'angolo con via Ghega e in una zona della città molto frequentata anche da stranieri. «Non ho idea di chi possa aver vinto, - ammette Vilma Legovich, titolare del tabacchino - quel biglietto posso averlo venduto ad una delle tante signore slovene che ogni giorno, in corriera, arrivano a Trieste per lavoro, come pure a qualche cinese: loro giocano molto ma comperano soprattutto "Gratta e Vinci" perché preferiscono sapere subito se hanno vinto».


In realtà i fortunati potrebbero essere ancora ignari della loro vittoria. I tabaccai che con le loro mani hanno sfiorato i biglietti vincenti sostengono che ieri, in molti, hanno ammesso di non aver ancora controllato se il numero e la serie vincente corrispondessero a quella del biglietto gelosamente conservato a casa in un cassetto. «Il vincitore è sicuramente qualcuno di Roiano - riferisce Maurizio Digaeta che con il fratello Alessandro gestisce la rivendita di piazza Tra i Rivi - perché oltre l'80 per cento dei miei clienti abita nel rione.


C'è però anche la possibilità che io abbia venduto quel biglietto a qualche dipendente dell'Agenzia dell'Entrate da poco trasferitasi qui vicino. Comunque, - racconta - da quando ho appeso il cartello che annunciava la vincita, in molti, soprattutto le vecchiette, si sono ricordati del biglietto acquistato e sono corsi a casa a controllare». Fuori dal tabacchino un capannello di residenti si chiedeva chi potesse essere il fortunato. Un loro vicino di casa, un loro collega, uno dei pensionati con i quali passano i pomeriggi a giocare a carte al bar? «Xe de Roian. De sicuro» - era il commento più frequente.


Più mistero sul vincitore del montepremi da 250mila euro. «La fortuna mi passa spesso vicino - rivela la titolare della rivendita di via Cellini - ma poi si posa sempre su altri». E anche questa volta la sorte ha creato una strana coincidenza. «Vendendo i biglietti - racconta la tabaccaia - ho avuto una premonizione e ho acquistato il biglietto che terminava con l'anno di nascita di mia figlia: serie N numero 847483. Poi ho preso anche l'84 e ho venduto quello che terminava per 85 alla proprietaria dell'albergo qui vicino. Che sfortuna: due, tre numeri di differenza rispetto a quello vincente».


Naturalmente ai due rivenditori farebbe piacere che i fortunati svelassero la loro identità e magari ricevere un piccolo riconoscimento per aver contribuito alla bella vincita. «Non si è fatto vivo nessuno e probabilmente il fortunato resterà per sempre sconosciuto - constata la Legovich - ma se pensa di farmi un piccolo regalo sappia che, visto il momento di crisi, due soldini sono sempre ben accetti».
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