Vendita di Palazzo Carciotti a Trieste, prezzo a 10,3 milioni: arriva il sì dell’Agenzia delle entrate

La nuova quotazione, frutto di una perizia comunale, abbassa la stima precedente. L’assessore Lodi: «Andremo all’asta a metà giugno. Sarà solamente al rialzo»
Massimo Greco
Palazzo Carciotti in una foto di repertorio scattata da Massimo Silvano
Palazzo Carciotti in una foto di repertorio scattata da Massimo Silvano

TRIESTE L’Agenzia delle entrate ritiene congrua la perizia comunale, secondo la quale oggi palazzo Carciotti vale 10 milioni 381.191,09 euro. In gennaio il Municipio aveva chiesto all’organismo di via Giulia di “validare” il lavoro interno degli uffici, lavoro che in sostanza aveva abbassato la quotazione dell’edificio neoclassico sulle Rive da 14,9 a 10,3 milioni.

Il parere dell’Agenzia

L’Agenzia ha trasmesso il suo parere al committente a metà marzo, quindi il Comune da un mese e mezzo sta ponderando quale strada percorrere per alienare un immobile tanto prestigioso quanto impegnativo. La stessa Agenzia ha condotto la sua analisi, articolata su oltre 70 pagine, ipotizzando una trasformazione del Carciotti a uso commerciale (per 1709 metri quadrati) e alberghiero (per 12.870 metri quadrati). In realtà, secondo l’Agenzia, la valutazione puntuale sarebbe di 10 milioni 48.000 euro, però l’alea “estimale” è individuabile nel 15%, quindi la perizia comunale rientra in questa oscillazione.

L’offerta di Generali per palazzo Carciotti a Trieste: sul piatto 6,5 milioni di euro

Nuova asta

Una prima risposta viene dall’assessore Elisa Lodi, che preannuncia un’asta sulla base della nuova valutazione. La procedura sarà la stessa di quella seguita in precedenza, cioè avverrà sulla piattaforma e Appalti tra un mese e mezzo circa, ovvero a metà giugno. L’asta sarà solo al rialzo. È probabile che prima di bandire il Comune debba provvedere ad alcune incombenze. Come passare dal Consiglio comunale, in quanto palazzo Carciotti è inserito nell’elenco dei beni da vendere al prezzo di 14,9 milioni, a sua volta sceso in seguito a una serie di esperimenti di vendita andati falliti: infatti nel 2018 l’edificio era stato valutato 22,7 milioni. Non sfugge al lettore che in sei anni la quotazione sia scesa ben sotto la metà.

Un’altra incombenza potrebbe riguardare il Piano triennale delle opere, che viene finanziato anche dalle cessioni immobiliari: ora quel Piano deve fare i conti con un “taglio” di oltre 4,5 milioni, che probabilmente rischia di ripercuotersi su qualche cantiere effettivo o potenziale. E questo spiegherebbe la silente lentezza sull’operazione.

Vendita di Palazzo Carciotti a Trieste, pronta una nuova stima: verifica all’Agenzia delle Entrate
Palazzo Carciotti in una foto di Massimo Silvano

Il nodo Generali

Ma la domanda che più immediatamente si pone concerne le Generali. Sappiamo che lo scorso gennaio la compagnia aveva presentato un’offerta ufficiale per l’acquisto del Carciotti, pari a 6,5 milioni. Ipotizzando un investimento riqualificativo tra i 60 e i 65 milioni di euro, in parte di carattere museale e in parte per un generico obiettivo all’insegna dell’innovazione. Tra quei 6,5 milioni e la nuova perizia di 10,3 battono poco meno di 4 milioni: le Generali saranno disposte ad aggiornare la loro proposta partecipando all’asta?

Senza contare che alla competizione potrebbero partecipare, alla luce di un prezzo più approcciabile, anche altre realtà imprenditoriali o finanziarie, in precedenza avvicinatesi alla posta per poi ritrarsi a fronte dell’impegno troppo gravoso, soprattutto in termini di costi per la ristrutturazione.

Bene, a questo punto aspettiamo giugno, se giugno sarà. E se anche questo tentativo dovesse andare deserto? Si andrebbe a un’ulteriore riduzione del valore? Di quanto?

Comunque, un passo alla volta. Il sindaco Roberto Dipiazza è notoriamente simpatizzante dell’opzione Generali. L’altra sera è andato a un ricevimento del Leone, dal quale - ha detto un po’ sibillino - «sono uscito molto soddisfatto». —

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