Vende un residuato bellico inesploso al mercatino dell'antiquariato
GRADISCA D'ISONZO. Una bomba al mercatino dell'antiquariato che si tiene una domenica al mese a Gradisca d'Isonzo. Un espositore, domenica 17 aprile, ha messo in vendita un ordigno bellico di dubbia provenienza (e accertata pericolosità). Per questa ragione un cervignanese è stato denunciato con l'accusa di possesso di materiale esplosivo. Il tutto mentre gli artificieri disinnescavano la bomba sotto gli occhi incuriositi e spaventati dei tanti visitatorii.
Passeggiando fra gli stand, un visitatore che di professione fa il poliziotto e dunque ha l'occhio clinico in fatto di armi, non ha notato in uno stand la presenza di un ordigno privo della spoletta, il dispositivo che comunica il fuoco alla carica interna di esplosivo. Più preoccupato che incuriosito, l'uomo si è messo immediatamente in contatto con il 112. Sul posto sono così giunti i carabinieri della Compagnia di Gradisca d'Isonzo. I miltari hanno dapprima ascoltato le ragioni dell'espositore cervignanese: secondo l'uomo, quella bomba di circa 30 centimetri, risalente alla Seconda guerra mondiale, proveniva da una cantina che, come suo hobby, aveva svuotato di recente.
Sono stati quindi allertati gli artificieri della Polizia, giunti dall'aeroporto di Ronchi dei Legionari. La squadra di esperti, arrivati dallo scalo regionale, ha posizionato l'ordigno a ridosso di un muretto, prima di renderlo inoffensivo. Come confermato dal Comando provinciale dei Carabinieri, è stato accertato che all'interno della bomba c'era effettivamente del materiale, che è stato analizzato proprio in queste ore: l'ordigno è stato posto sotto sequestro e contestualmente è scattata la denuncia a piede libero per il cervignanese che la esponeva sul proprio banchetto.
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