Veglia investe sul diportismo
VEGLIA. Turisticamente parlando, è la più importante tra le isole croate, con la cifra degli arrivi e dei pernottamenti che aumenta di anno in anno.
Veglia ha però un urgente bisogno di ampliare e migliorare le sue infrastrutture portuali, per soddisfare le esigenze della popolazione locale e dei vacanzieri.
Un obiettivo per nulla nuovo, già studiato a fondo e in parte realizzato negli anni scorsi, specie in riferimento agli interventi di miglioria che hanno riguardato lo scalo traghetti di Valbisca, da cui i ferry raggiungono i terminal di Smergo (Cherso) e Lopar (Arbe).
Il direttore dell’Autorità portuale di Veglia, An›elko Petrini„, ha confermato che già nel 2015 e negli anni a venire saranno realizzati progetti di ammodernamento di quattro porticcioli: Veglia città, Ponte (Punat), Bescanuova (Baška) e Njivice, per investimenti stimati sui 200 milioni di kune, circa 26 milioni di euro.
L’investimento maggiore, sui 10 milioni e mezzo di euro, riguarderà la località di Ponte, sede del primo marina costruito lungo le coste croate dell’Adriatico.
A Ponte si pianifica, tra l’altro, di approntare una banchina operativa, posti barca per diportisti nell’ambito del porticciolo e di risistemare la piazza principale.
Una botta da 6 milioni e 800 mila euro riguarderà la “capitale della Bodolia” (come viene definita l’isola, mentre i suoi abitanti sono chiamati bodoli), Veglia città, l’antica Curicta.
Qui gli interventi riguarderanno il prolungamento della diga foranea, la costruzione ex novo di una diga in zona Porta Pisana e il prolungamento di Riva Grande e del Molo dei Pescatori.
Per quanto attiene a Veglia, questi progetti dovrebbero essere cofinanziati tramite i fondi comunitari, per la qual cosa è stata avviata la procedura di candidatura.
Grazie alla seconda diga frangiflutti, si creeranno condizioni ottimali per la sistemazione dei pescherecci e lo sbarco del pescato.
Non male neanche l’investimento – altri 6 milioni e 800 mila euro – relativo a Bescanuova, dove è presente una delle più lunghe e frequentate spiagge dell’Adriatico (2 chilometri).
Tempo un paio d’anni e si prolungheranno sia Riva piccola (ulteriori 100 metri), sia la diga foranea (50 metri). Inoltre saranno collocati vari pontili per l’attracco e lo stazionamento di imbarcazioni da diporto.
A Njivice l’investimento sarà più contenuto, sui 2 milioni e 600 mila euro, e comprenderà l’approntamento di una seconda diga e l’allargamento del lungomare, progetti da realizzarsi entro la fine dell’anno prossimo.
Dopo questi porticcioli, sarà la volta di altri scali come ad esempio quelli di Malinska, Castelmuschio, Klimno, ›iži›i e Porto.
Una politica d’investimenti, dunque, che punta molto al diportismo nautico che potrà così trovare nuovi stimoli.
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