Vax- day, la dottoressa Breda dalla prima iniezione a un pomeriggio di tamponi a Ronchi

Domenica 27 dicembre, di mattina, a Palmanova la puntura numero 1 è toccata a lei. Poi subito al lavoro all’aeroporto 
Ariella Breda
Ariella Breda

MONFALCONE Domenica 27 dicembre, di mattina, la vaccinazione che resterà nella storia, la prima a farlo in Fvg contro il Covid, nel pomeriggio al lavoro al Trieste Airport a Ronchi per fare i tamponi ai passeggeri italiani che erano bloccati a Londra e sono arrivati con un volo speciale dalla Gran Bretagna.

Una vita dedicata al lavoro in prima linea quella della dottoressa Ariella Breda che ancora una volta ha testimoniato il suo impegno nella lotta contro questo virus che ha sconvolto le vite di tutti e seminato tanti lutti. A febbraio scorso era stata la prima a individuare il primo caso di Covid in regione, ieri era impegnata con lo staff del Dipartimento di prevenzione dell’Asugi a fronteggiare “l’emergenza nella pandemia”, scongiurare che dilaghi la variante inglese del Covid che sembra sia il 70% più contagiosa.

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«Aspettavamo 60 persone provenienti da Londra - racconta - invece sul volo ce n’erano solo 22. Le abbiamo attese e abbiamo fatto il tampone a tutte. Si tratta di persone della regione e di altre zone». E dopo il tampone la corsa al laboratorio per etichettare le provette e prepararle alle analisi. «Per me questo è stato un giorno di lavoro - continua - anche se certamente straordinario.

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Questa mattina (ieri, ndr) ho respirato un’atmosfera di grande emozione perché c’era la consapevolezza che stavamo facendo una cosa importante che può determinare una svolta nella pandemia. È andato tutto bene, cosa vuole che le dica, sto bene e sono andata al lavoro subito nel pomeriggio. Dovevamo attendere il volo in arrivo da Londra». Il volo è atterrato subito dopo le 16.20, i passeggeri sono scesi, sono stati accolti dal Dipartimento di prevenzione dell’Asugi, hanno fatto il tampone e si sono diretti verso le loro abitazioni in quarantena.

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Ma la dottoressa Breda pensa già ai vaccini per tutti: «Da quanto so iniziamo il 30 dicembre con i sanitari - aggiunge - e poi si prosegue con gli anziani e le categorie protette. Io sono fiduciosa, anche perché sono in arrivo gli altri vaccini. Non ci sarà affatto carenza, anzi. Dobbiamo essere tutti consapevoli che è un passo che va fatto. E bisogna essere tutti fiduciosi, lo ripeto sempre. La vaccinazione è una grande opportunità, chi non lo pensa commette un errore enorme». —

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