Variante al Piano regolatore: stop a Grado 3 residenziale e cancellata Zamparini city
GRADO. Una variante approvata all’unanimità che - come è stato spiegato in aula - riduce di 488 mila metri cubi la possibilità di edificazione, creando contestualmente 2.000 posti letto in più. Non hanno partecipato né alla discussione né al voto gli esponenti del centrodestra, mentre hanno votato a favore oltre alla maggioranza anche i consiglieri di Insieme per Grado, Pd e Nuovo Inizio.
Un cambiamento sulla carta visto che, dopo l’avvenuta adozione della variante, sarà necessario attendere le eventuali, e prevedibili, osservazioni, per l’approvazione definitiva. Sulla carta poiché è necessario attendere il completamento dell’iter, ma soprattutto sarà importante vedere se in futuro società o privati avranno intenzione di investire, proprio in virtù di quanto previsto dalla variante.
L’amministrazione comunale, con in praticolare il capogruppo di Liber@, Fiorenzo Facchinetti e il sindaco Dario Raugna, hanno fatto riferimento a una variante «coraggiosa» sottolineando che mai nessun Consiglio comunale di Grado aveva preso queste decisioni. Tra l’altro obbligando, dove si potrà in ogni caso costruire qualcosa ma decisamente meno impattante rispetto a quanto prevede ancora l’attuale piano regolatore, di destinare un minimo del 40 per cento a edilizia convenzionata.
Tutto ciò avviene dopo che l’attuale maggioranza aveva già in passato bloccato nelle altezze i nuovi edifici. Insomma, come sostiene la maggioranza, «una Grado come città per le persone, che riporti al centro la propria comunità». Per fare degli esempi la cosiddetta Zamparini city «diventerà un agriparco» con agriturismo, produzione agricola specializzata, ricettività diffusa, fattorie didattiche e ristorazione. Tecnicamente da 0,8 metri cubi si passa a 0,03 metri cubi. Tra l’altro nel sottoambito, cioè una più piccola parte dell’ex Zamparinicity sono state vietate la residenza e la residenza turistica.
L’area Baffi in Città Giardino-Sacca è stata pressoché dimezzata di volumetria. Nella Grado 3 si passa poi da 1,04 a 0,4 metri cubi per metro quadro cioè passando da 260 mila a 103 mila metri cubi. Spazio nella Grado 3 per attività direzionale, sanitaria, ricerca tecnico-scientifica, commerciale al dettaglio e verde ma viene eliminata totalmente l’edilizia residenziale.
È prevista inoltre la riattivazione dell’ex Strada della Rotta. I macrolotti della zona artigianale (che diventa zona-mista) di Valle Goppion vengono convertiti in lotti di dimensioni più contenute con la possibilità di realizzare anche la “casa del custode”. Nell’area ex Cavarera viene mantenuta invece la destinazione residenziale ma con un indice 0,8 di metri cubi e un’altezza massima di 7 metri e mezzo ma che dovrà riservare il 40% a edilizia convenzionata.
Nel dibattito è intervenuto anche il vicesindaco Matteo Polo di Open Grado che ha sottolineato come l’approvazione della variante segni un fatto politico importante evidenziando altresì l’assenza dei consiglieri di centrodestra. «Una città a misura dei suoi residenti», il concetto espresso nel suo intervento dal dem Luciano Cicogna che ha sottolineato gli a«lberghi di qualità e non abitazioni inutili», mentre il consigliere di Nuovo Inizio, Claudio Kovatsch, si è dichiarato favorevole per la filosofia di fondo della variante.
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