Varato il nuovo Piano del traffico Rivoluzione in un anno e mezzo

Venticinque i voti favorevoli su 36, compresi Movimento 5 stelle («La strada tracciata è quella buona») e Un’Altra Trieste («Sposate le nostre idee»). No dalla Federazione della sinistra, Lega uscita dall’aula
Di Silvio Maranzana
Lasorte Trieste 08/07/13 - Consiglio Comunale
Lasorte Trieste 08/07/13 - Consiglio Comunale

La rivoluzione può partire, alle otto di ieri sera il Consiglio comunale ha approvato il Piano del traffico e se anche il cronoprogramma dei piani attuativi sarà rispettato, tanto per fare due soli esempi, entro la fine dell’anno prossimo via Mazzini sarà completamente pedonalizzata e in corso Italia circoleranno solo i mezzi pubblici. La delibera ha fatto segnare 25 voti favorevoli e 11 contrari, nel centrosinistra è stata la Federazione della sinistra a rompere lo schieramento votando no, nel centrodestra l’operazione contraria è stata fatta da Un’Altra Trieste che è stata favorevole, così come anche, dai banchi dell’opposizione, il Movimento 5 stelle. In sostanza hanno votato sì Pd, Cittadini, Trieste cambia, Sel, M5S e Un’Altra Trieste, no Pdl, Fli, Lista Dipiazza e Udc, mentre è uscito dall’aula prima del voto Maurizio Ferrara della Lega Nord. Un mazzo di fiori donato a sorpresa dal sindaco Roberto Cosolini all’assessore alla Pianificazione urbana Elena Marchigiani, la “madre” del Piano, ha suggellato un momento storico dato che il documento precedente era vecchio di ben 15 anni a opera dell’amministrazione Illy. «Sono felicissima del risultato - ha detto in aula Marchigiani quasi commossa - è giusto che i principi di questo lavoro non siano stati condivisi da tutti, ma con molti ci siamo incontrati a metà strada di questo importantissimo sforzo per cui il mio ringraziamento va a tutti, nessuno escluso».

«Era impossibile accontentare tutti - ha sintetizzato il capogruppo del Pd Giovanni Maria Coloni - ma è stato un processo partecipato sviluppatosi in un vivace dialogo con i cittadini che ha dato frutti e proseguirà. Si è puntato su mobilità pedonale, utenza debole, sosta, corsie preferenziali, razionalizzazione delle linee di bus. Si stima un aumento del 6% degli utenti del servizio pubblico con riduzione di inquinanti». «La strada tracciata non è perfetta, ma è quella buona - dice Stefano Patuanelli (M5S) - sono state fatte scelte coraggiose, tutti i percorsi attuativi potranno essere ancora modificati in quest’aula». Convintamente a fianco di Marchigiani Franco Bandelli di Un’Altra Trieste: «Il centrodestra in dieci anni non è stato capace di varare questo strumento atteso per la qualità della vita. L’assessore ha il merito di non essersi fermata dinanzi alle contestazioni, ma la filosofia del Piano sposa le nostre idee: abolizione delle zone a traffico limitato, facilitazione di parcheggio per i residenti. Le perdoniamo l’unico scivolone: aver affermato che il piano è di sinistra, non è vero, tant’è che la sinistra radicale ha votato contro». E Marino Andolina ha spiegato il perché del suo voto negativo così come quello del compagno di partito Iztok Furlanic: «La nostra lealtà nei confronti della maggioranza è fuori discussione, ma alcune situazioni superano la soglia della frustrazione. Vanno bene le buone intenzioni, ma di esse è lastricato l’inferno. Ci chiediamo: perché tanta violenza nei confronti delle banali abitudini quotidiane del cittadino?» Marino Sossi di Sel si è turato il naso: «Il nostro è un sì condizionato, perché la fase più importante sarà la prossima, quella attuativa».

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