Vandalismi a ripetizione ai danni del Kinemax
Non ne possono più. «L’hanno fatto di nuovo», sussurra Giuseppe Longo, direttore di Transmedia. Non vuole credere ai propri occhi.
L’area retrostante al Kinemax continua ad essere bersaglio di atti vandalici. Piccole cose ma estremamente sgradevoli, sgradite. Questa volta, i teppisti se la sono presa con le manichette dell’impianto anti-incendio del cinema: ne hanno srotolata una e hanno fatto uscire grandi quantità di acqua. «Ormai sta diventando un incubo. Sarà la decima volta che siamo oggetto di danneggiamenti e azioni di sabotaggio. Immediatamente, ho denunciato il fatto ai carabinieri che, penso, saranno persino stufi di dover intervenire spesso e volentieri da queste parti. Non è possibile che l’area alle spalle del cinema continui ad essere terra di nessuno», allarga le braccia Longo. Che aggiunge: «Ho coinvolto anche l’ufficio tecnico del Comune di Gorizia: è assolutamente necessario potenziare l’impianto di illuminazione in quell’area. Le telecamere già ci sono ma diventano “cieche” se c’è l’oscurità. Da parte nostra, potenzieremo ulteriormente l’impianto di videosorveglianza e vedremo se sarà possibile installare nuovi punti-luce, magari a led che hanno un basso consumo».
Qualche mese fa, i vandali avevano preso di mira durante la notte il “mitico” pulmino giallo usato per girare il film «Zoran, il mio nipote scemo», del regista goriziano Matteo Oleotto, parcheggiato ormai da due anni nella corte retrostante il Kinemax di piazza Vittoria. Come si ricorderà, vennero infranti entrambi gli specchietti retrovisori del caratteristico veicolo, diventato ormai una sorta di “cimelio”, a bordo del quale nel fortunato film di Oleotto scorrazzavano il pachidermico Paolo Bressan (Giuseppe Battiston) e Rok Prasnikar.
Poi, vennero rubati gli estintori esterni e infrante delle vetrate. In un’altra occasione venne coperto l’occhio di una telecamera con dello spray nero. Inoltre, l’area (compresa Galleria Bombi da poco ristrutturata) è diventata la “palestra” preferita per writers e graffitari che utilizzano i muri come tavolozza. Scritte con lo spray e con i pennarelli indelebili sono apparse un po’ ovunque.
Il Kinemax è stato oggetto in passato di altri atti vandalici, primo fra tutti quello del 2008 allorchè sconosciuti, con un idrante antincendio, avevano allagato tutte le sale provocando danni per 30 mila euro. Una storia che si ripete. E i titolari del cinema cominciano davvero ad averne le... tasche piene.
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