Vandali in azione sul presepe di piazza Unità a Trieste
TRIESTE Il presepe di piazza Unità di nuovo vittima dei vandali. Ignoti hanno infatti deciso di prendere di mira la statua della pecora, rompendo una parte del muso probabilmente con una pietra. A denunciare l’accaduto è stato, su Facebook, l’assessore comunale al Turismo Maurizio Bucci, che poi raggiunto telefonicamente ha aggiunto: «Si tratta di un gesto fastidioso che ogni tanto capita. Il segnale positivo è la grande indignazione della rete, quello che invece amareggia è l’atto in sé che posso solo definire una cretinata da idiota. Probabilmente qualcuno ha passato una notte brava visto che dai mercatini mi hanno segnalato che c’erano delle bottiglie rotte in giro, speriamo appunto sia stata solo una ragazzata e nulla di più grave».
I danni al presepe di piazza Unità sono un appuntamento quasi annuale, a partire dal 2011 quando qualcuno, subito dopo il 25, aveva deciso di rubare addirittura una pecora e rovinare San Giuseppe, che poi era stato sostituito. Nel 2014, quando tutto sembrava andare per il meglio, l’exploit con la decapitazione sempre del povero Giuseppe avvenuta nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. L’anno dopo, a finire nel mirino ancora una volta la testa di una pecora, andata in frantumi, e infine lo scorso anno qualcuno aveva scritto con il pennarello sulla statua della Madonna. Bucci ha confermato che «sul posto ci sono due telecamere che dovrebbero aver ripreso il gesto, domani (oggi, ndr) faremo una verifica con il centro radio e vediamo se riusciamo a beccarli. Interverranno anche i manutentori per cercare di riparare il danno, visto che mi sono premurato di mettere da parte i cocci che probabilmente potranno essere nuovamente assemblati. Di certo, posso solo rimarcare che si tratta di un gesto squallido».
In effetti gli autori di questi atti vandalici spesso vengono presi: lo sa bene uno studente spagnolo che nel 2016 aveva rubato degli addobbi natalizi da piazza Unità e per questo era stato denunciato per furto in concorso con un suo amico, che in un primo momento era riuscito a scappare. —
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