Vandali in azione a Muggia tra Molo T e Punta Olmi
MUGGIA «È grande la nostra amarezza nel dover constatare quanto accaduto»: questo il commento lapidario del sindaco di Muggia, Laura Marzi, in seguito al danneggiamento e al probabile furto dei chiusini di copertura dei pozzetti d’ispezione in servizio alle docce poste nel tratto di costa che va da Molo T a Punta Olmi, oggetto del primo lotto di riqualificazione di una delle aree più suggestive dell’intera riviera muggesana.
Oggi, infatti, quelle strutture - necessarie tra le altre cose allo smaltimento delle acque - appaiono scoperte e alla mercé delle intemperie.
«Quando un bene comune viene danneggiato – insiste la stessa Marzi – si viene sempre investiti da sentimenti di contrarietà e tristezza, che, in casi come questo, devono anche fare i conti con l’incapacità di comprendere la ragione di un atto che non ha altro fine se non il mero danneggiamento vandalico».
A una prima verifica i chiusini rubati, all’altezza della nuova rampa per l’ingresso a mare dei disabili, risultano essere quattro, posizionati, per l’appunto, lungo la passeggiata a mare: i vandali - evidentemente - hanno approfittato della copertura data dal muro di protezione, rispetto alla strada soprastante, per agire indisturbati e dare sfogo alla propria inciviltà rubando – o in alternativa gettando a mare, quest’ultima ipotesi è peraltro suffragata da alcuni analoghi episodi del passato – le coperture relative ai pozzetti di ispezione.
«Si tratta di un gesto che non denota solo maleducazione o inciviltà – evidenzia la prima cittadina rivierasca – ma che evidenzia come ci siano persone che non conoscono o non capiscono il concetto di “bene collettivo” e non ne hanno, in ogni caso, il minimo rispetto».
Il Comune è stato chiaramente costretto a procedere con una denuncia contro ignoti. Quanto è appena accaduto, tra l’altro, non rappresenta un caso isolato: sulla costa, sempre nello stesso lotto, alcuni vandali avevano in precedenza gettato in acqua i chiusini grigliati delle docce (poi recuperati dagli operai incaricati dall’amministrazione).
Era successo esattamente un anno fa, nella notte tra sabato 2 e domenica 3 marzo: i vandali nell’occasione avevano danneggiato anche l’impianto di illuminazione di Acquario - e nello specifico nel punto preciso che proprio allora era stato aperto al pubblico a seguito dell’avvenuta bonifica del primo stralcio - dopo aver divelto il pannello dell’oblò e dopo aver abbassato l’interruttore disattivando appunto l’impianto di illuminazione.
Un impianto il cui quadro elettrico, tra l’altro, era già stato oggetto di “visite” nei mesi precedenti.—
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