Vandali di nuovo in azione a San Vito: raffica di auto con le gomme bucate
TRIESTE La molestia sessuale in via Giustinelli. La rapina con il coltello in via Tigor. I writer in viale Terza Armata. E ora anche le gomme bucate in via dell’Università, in via Belpoggio e in Salita al Promontorio. San Vito è nel mirino.
In attesa di stanare il graffitaro che la scorsa settimana ha lordato di scrittacce nere automobili, garage e cartelli, il quartiere si ritrova per l’ennesima volta in preda ai vandali. Non si contano, ormai, le segnalazioni dei residenti che si svegliano la mattina con la spiacevole sorpresa degli pneumatici a terra.
In realtà il problema in zona non è affatto nuovo. A febbraio aveva suscitato un certo scalpore i raid di chi divertiva a forare i copertoni dei veicoli parcheggiati: in via Economo, all’inizio di via Lazzaretto Vecchio e soprattutto in Salita al Promontorio.
Le ruote, talvolta, venivano rivenute con veri e propri tagli. Succedeva per lo più nei weekend. Allora, a rileggere le cronache di quel periodo, si parlava di una cinquantina di casi. Non mancavano gli specchietti rotti, i tergicristalli divelti e le carrozzerie rigate.
Trascorso qualche mese, il fenomeno si ripresenta. E più o meno sempre nello stesso perimetro, circoscritto tra largo Papa Giovanni XXII, via dell’Università, via Belpoggio, Salita al Promontorio, via del Lazzaretto Vecchio e via Economo. Ma situazioni analoghe si sono verificate anche poco oltre, in zona Campo Marzio, nelle vicinanze del Mercato ortofrutticolo.
L’altro ieri, nei pressi della Stazione Rogers, è stata avvistata una Mini Cooper con le gomme bucate. Alcuni giorni fa, invece, è successo ancora in via dell’Università. E, da quanto risulta, a più di un veicolo. È accaduto, ad esempio, a una Nissan Terrano posteggiata all’altezza del Circolo ufficiali: ben tre ruote atterrate. La venticinquenne Beatrice Casali, proprietaria del mezzo, è desolata. Anche perché non è la prima volta che le capita. «Sono davvero stufa - spiega- qui i casi si stanno ripetendo troppo spesso e a me era già accaduto a dicembre. L’altro giorno, quando sono andata dal gommista per sostituire le ruote, mi hanno detto che sono molte le persone che lamentano lo stesso problema. Sembra che la maggior parte delle auto danneggiate provenga proprio da questo rione».
Non c’è dubbio. È un accanimento su San Vito. Con ogni probabilità c’è qualcuno che gira di notte armato di punteruolo. Passa e fora la ruote. Prima una macchina, poi l’altra. E così via. A ripetizione. In via dell’Università, il giorno dopo il danneggiamento sulla Terrano, è stata colpita una Twingo nuovo modello. Tre ruote su quattro. Difficile capire se il vandalo abbia scelto una determinata tipologia di vetture: di mezzo ci sono utilitarie, auto sportive e Suv.
Beatrice, come altre persone, ha sporto denuncia. «Io adesso non me la sento più di parcheggiare qui - spiega - perché ho paura di trovarmi le gomme bucate. Devo andare altrove a mettere la macchina, così sono più serena. Tra l’altro - riflette ancora la giovane - sembra strano che a San Vito accadano cose del genere. È sempre stato un quartiere tranquillo, residenziale, dove peraltro c’è sia la caserma dei carabinieri che quella della Guardia di finanza in Campi Elisi. Qui dovemmo essere al sicuro, invece...».
La gang (o l’individuo) che fora e taglia pneumatici a raffica non ha scrupoli. E la rabbia, nel quartiere, monta: cambiare le gomme costa, si sa. Non sono spiccioli. Ed essere costretti a posteggiare magari molto lontani da casa per evitare brutte sorprese mattutine, non è certo piacevole. —
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