Vandali a San Giacomo e in Barriera Vecchia contro il disagio un’alleanza tra enti

Da Via del Ponte a via delle Beccherie a San Giacomo e Barriera Vecchia continuano schiamazzi notturni e vandalismi. Contro il disagio si propone anche un'alleanza tra enti e comitati in un clima bipartisan per difendere la quiete e il vivere civile
Un invito a creare una rete di coordinamento fra enti pubblici e associazioni private per favorire l’intergrazione dei cittadini stranieri ed extracomunitari. È questa la proposta lanciata dalla Questura, ripresa dalle associazioni di volontariato impegnate nella prevenzione al disagio sociale e accolta dal Comune, per combattere il fenomeno della microcriminalità nei rioni di San Giacomo e barriera vecchia. L’identikit del disagio a Trieste è infatti spesso rappresentato da un giovane sbandato, molte volte straniero, che non riesce ad integrarsi nella società di cui fa parte e che trova in fenomeni di aggregazioni e di microcriminalità la linfa adatta per atti di vandalismo e di bullismo.


Questo il ritratto emerso ieri nella assemblea pubblica che si è svolta in Largo Barriera, all’aperto, sotto il sole, alla presenza di numerose autorità cittadine, dei rappresentanti della circoscrizione quinta organizzatrice del dibattito, con il presidente Pahor e il vice Lippolis, e di un centinaio di persone che con grande interesse hanno partecipato, anche portando delle testimonianze, all’incontro.


Significativa la testimonianza del vice questore Luigi Diruscio: «Gli atti di vandalismo, come quelli recenti a San Giacomo o di bullismo in viale Venti Settembre, sono dovuti alla mancanza di integrazione che si registra, soprattutto tra i gruppi etnici stranieri della città come i kossovari, i serbi e i croati. La ghettizzazione va combattuta dagli enti pubblici e dalle associazioni private creando un coordinamento per arrivare ad un disegno comune contro il disagio». Dunque la parola d’ordine è quella di un lavoro comune che deve anche partire - hanno confermato il dirigente sportivo del rugby Giorgio Cocco e la rappresentante della Comunità di san Martino al Campo, Martina - da azioni positive di divertimento ed intrattenimento giovanile «Perché chi si diverte non va a spaccare panchine o a lordare i muri». E proprio in tema di danni arrecati alla società l’assessore ai lavori pubblici del Comune, Franco Bandelli ha sottolineato che l’anno scorso su un investimento di 900 mila euro per i giardini della città, ben 300 mila euro sono andati per recuperare quanto era stato spaccato dai soliti ignoti. Contestualmente Bandelli , rispondendo alla rappresentante del Sert, dottoressa Cogliatti, ha dato la sua disponibilità per una convenzione con la associazione dello skateboard che ha il suo punto aggregativo nella zona verde dietro al vaticano. Diverse le autorità presenti che hanno preso la parola, tra queste l’assessore provinciale alle politiche giovanili Adele Pino che ha illustrato gli interventi del suo ente a favore dei giovani e soprattutto quelli sulla piaga della dispersione scolastica.


Dal canto suo l’assessore comunale alle politiche sociali, Grilli ha sottolineato il bisogno di creare una rete tra il Comune, la Provincia e le associazioni del territorio per superare le situazioni di disagio. Infine l’assessore Tononi ha annunciato che a scopo preventivo alcune telecamere verranno installate anche in zone più periferiche della città, a cominciare da largo Pestalozzi. Altre due telecamere a breve entreranno in funzione in piazza Oberdan: «Dalle relazioni della polizia municipale- ha detto- è infatti emerso che dove ci sono le telecamere diminuiscono i reati contro il patrimonio. Ma la soluzione non è sufficiente perchè purtroppo i vandali si spostano altrove dove non ci sono occhi indiscreti.», ha concluso Tononi.

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