Valmet fa acquisti in Polonia e rileva la concorrente Pmp

L’azienda produce macchinari per asciugare la carta destinati a tutto il mondo Timori fra i lavoratori per un assorbimento e utilizzo della sede in Toscana
Bumbaca Gorizia 12_09_2020 Valmart capannone industriale © Foto Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 12_09_2020 Valmet capannone industriale © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12_09_2020 Valmart capannone industriale © Foto Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 12_09_2020 Valmet capannone industriale © Foto Pierluigi Bumbaca



Quella press release apparsa sul sito Valmet ha subito innescato grandi preoccupazioni fra i lavoratori dell’azienda goriziana. Comunica l’acquisizione da parte di Valmet di un concorrente polacco, la Pmp.

La sede polacca di Pmp si occupa della produzione di macchine da carta, ma la cosa che più riguarda Gorizia è che Pmp ha una sede in Toscana che si occupa della progettazione esattamente delle stesse cose di cui si occupa Valmet Gorizia nello stabilimento di via Gregorcic, mentre la produzione degli equipment viene fatta in Toscana.

Quindi il grande timore è che questo nel medio-breve termine abbia un serio impatto su Valmet Gorizia, sia per quanto riguarda la produzione (officina) sia sul resto dell’azienda (progettazione e servizi... essendo la maggior parte delle cartiere in Italia è più facile fare il service con personale toscano).

«Per quanto riguarda la riduzione personale annunciata, abbiamo saputo dalle Rsu che a breve la direzione incontrerà i rappresentanti Cisl Fvg, quindi niente di buono all’orizzonte», fanno sapere i lavoratori.

La sede di Gorizia di Valmet Spa è responsabile nel gruppo Valmet per l’asciugamento della dry creeped tissue paper ossia carta igienica, asciugoni, fazzoletti e simili.

A Gorizia vengono prodotte le cappe asciuganti per tutto il mondo ad eccezione della Cina.

Altri prodotti per cui Gorizia è responsabile sono le aspirazioni nebbie e le aspirazioni polveri e le ventilazioni sala per le cartiere “Tissue”.

«A partire dagli anni 2000 c’è stata la progressiva pressione del gruppo a fare costruire le cappe per la Cina in Cina. Il precedente direttore generale ha ritardato il più possibile questo. Dal 2010, con il nuovo direttore generale, è stata progressivamente portata in Cina sia la progettazione sia la produzione delle cappe per il mercato del Far East. Non sono stati fatti significativi investimenti per lo sviluppo dell’officina e nemmeno del resto dell’azienda e non è stato rafforzato in realtà nessun reparto. L’ufficio tecnico – lamenta un gruppo di lavoratori – utilizza in modo massiccio il Cad 2D per i layout quando tutto il mondo utilizza da un decennio solo il 3D. Non sono state sviluppate le competenze per le simulazioni fluidodinamiche e strutturali che sarebbero fondamentali per l’azienda. Si è investito pochissimo in ricerca e sviluppo. Dall’anno scorso tutti i brevetti di Gorizia sono stati passati alla sede svedese. I suoi 10 anni di operato sono stati centrati solamente nella riduzione dei costi aziendali e di produzione, togliendoci 10 anni di sviluppo».

Altre considerazioni dei dipendenti: la “penultima” mossa è stata quella di passare tutto il personale che viaggia da “a straordinario/ore viaggio” a forfettario, «facendoci perdere un sacco di soldi» . Un tanto per dire che «alla luce della notizia dell’acquisizione di Pmp è chiaro, a noi dipendenti, che questo progetto consiste nel trasferimento della tecnologia Valmet Gorizia a Pmp, e probabilmente anche parte della produzione/progettazione/servizi». —

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