Valentina era madre di due figli di 15 e 8 anni
Due giovani allegri, che amavano la vita, con mille passioni e tanta energia.
Luca Sussich e Valentina Gherlanz erano due persone che oltre al destino, in comune avevano indubbiamente la passione, la grinta: 35 anni lui, 36 lei, domenica notte viaggiavano assieme quando l'automobile guidata da Josif Jitaru Celestin andava a schiantarsi contro la loro portando via le loro vite.
Valentina lascia due figli, di 15 e 8 anni. Il papà di Valentina, Giorgio, consigliere comunale a San Dorligo, ieri non risusciva ancora a realizzare quanto era accaduto a quella che per lui, anche se cresciuta, è sempre stata la sua "bambina". È stato lui, insieme alla nonna paterna, a farla crescere. Con lei ha sempre avuto un rapporto molto forte condividendo tante passioni. Tra queste quella per la politica che li ha visti candidati entrambi per il movimento indipendentista di Giorgio Marchesich. «All'amico Giorgio Gherlanz va tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza - dichiara addolorato Marchesich -: Valentina l'ho vista crescere e la notizia mi ha sconvolto». Fin da ragazzina Valentina, talvolta, accompagnava il padre alle riunioni del Fronte Giuliano. Lavori saltuari, una casa dell'Ater in piazzale De Gasperi, Valentina viveva di passioni. Come quella per la musica, che anni fa la vide partecipare anche come concorrente a un'edizione del Festival della Canzone Triestina al Rossetti interpretando una canzone dedicata alla Bora, e quella per gli animali. Da poco la giovane mamma aveva abbracciato la filosofia vegana. «Valentina era la felicità in persona - ricorda Federica -, sempre in prima linea, sempre pronta quando c'era la possibilità di divertirsi. A Carnevale ci siamo diverte spesso a travestirci andando a far baldoria». Tra le lotte portate avanti da Valentina, oltre a quella per la difesa degli animali, anche quelle per i diritti umani. «Era una brava mamma e sapeva essere anche una grande amica - riferisce tra le lacrime Isabella -. Non ci frequentavamo da un po’ e oggi quella notizia, il suo nome tra le vittime di quel mostruoso incidente, mi ha spezzato il cuore».
Luca Sussich, classe 1981, nato a Trieste ma residente a Muggia, si era laureato nel 2005 all'Universita di Trieste in Geografia culturale e sistemi informativi geografici con la tesi "Nuovi strumenti a supporto del governo del territorio: i Gis come sostegno alla valorizzazione dei beni culturali muggesani". Un percorso formativo che gli ha consentito prima di ottenere incarichi tecnici al Comune di Trieste per attività di supporto all'unità di progetto della variante al piano regolatore e successivamente in Regione. Un lavoro che svolgeva con grande passione e competenza. Luca era conosciuto dai muggesani e dai tanti amici anche per il suo forte impegno nel volontariato. Già responsabile e coordinatore organizzativo del gruppo giovanile della Croce Rossa Italiana, non si tirava mai indietro quando i più giovani venivano chiamati a dare una mano negli oratori o alla casa di riposo per rendere le giornate degli anziani ospiti meno noiose. Gli amici, ancora increduli di fronte a quanto accaduto, lo ricordano come «un giovane semplice, serio e senza grilli per la testa - riferiscono -, sempre disposto ad aiutare gli altri e a fare qualcosa per la comunità». Tra l’altro, Luca aveva ricevuto anche la medaglia di bronzo dell'Associazione donatori di sangue per aver raggiunto le 20 donazioni.
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