Vagone radioattivo isolato alla stazione di Villa Opicina
Un vagone radioattivo trascorre le festività fermo alla stazione di Villa Opicina, e per quanto sia stato individuato e messo in sicurezza subito dopo Natale, nel giorno dell’Epifania ancora non si sa ancora niente del suo eventuale smaltimento. Dal comando provinciale di Trieste, dicono di non aver avuto più notizie in merito gli stessi vigili del fuoco che ne hanno dato l’ordine di copertura. Si tratta di un carro pieno di rottame ferroso, che il 27 dicembre scorso è giunto scoperto nella stazione ferroviaria di Villa Opicina. La notizia è trapelata soltanto ora.
Si sa che il vagone "incriminato" proviene dall’Ungheria ed ha varcato il confine sloveno a bordo di un treno merci che grosso modo ogni giorno percorre quella tratta diretto a Udine. È prassi che, nella stazione di Villa Opicina, una ditta incaricata si occupi di effettuare i controlli di routine sui vagoni che compongono i treni appena approdati in Italia: ed è proprio in questo modo che il 27 dicembre stesso la società Multiproject s’è accorta dell’anomalia radioattiva: effettuando le misurazioni sul treno importato, ha il rilevato che il rottame ferroso contenuto nel vagone ha un valore di radiazione superiore ai limiti di legge. Sempre secondo la società incaricata dei controlli, esso non costituirebbe comunque pericolo per il personale impiegato nelle manovre del treno.
Quello stesso giorno viene comunque immediatamente avvisata la ditta fornitrice Inrail di Genova (che ha acquistato il carro in Ungheria) oltre a tutti gli organi competenti: le Ferrovie dello Stato, l’Arpa regionale e il comando provinciale dei vigili del fuoco. Sono proprio questi ultimi ad effettuare ulteriori misurazioni sul perimetro esterno del vagone, appurando l’anomalia che la ditta Multiproject aveva riscontrato all'arrivo del treno. Come succede spesso in questi casi, è probabile che responsabile della radioattività - individuata sul materiale ferroso contenuto nel vagone incriminato - sia dovuta alla presenza del cobalto 60. Il 29 dicembre, i pompieri ordinano che il vagone venga messo in sicurezza sul binario apposito della stazione di Villa Opicina e che esso venga altresì coperto con un telo impermeabile.
Un'operazione, quest'ultima, messa in atto con molta probabilità per evitare possibili spargimenti di polvere contaminata. Dallo stesso comando provinciale arrivano però anche le rassicurazioni dei pompieri, i quali sottolineano che il vagone non costituisce pericolo né per le persone, né per l’ambiente né tanto meno per il canile di Villa Opicina, considerato abbastanza lontano dal binario.
Elena Placitelli
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