Vademecum per l’addio a Fido e Fufi. Maxi multe ai Comuni che sgarrano

TRIESTE Un elenco di obblighi e conseguenti sanzioni in caso di inosservanza. Nei casi più gravi fino a 6 mila euro. La giunta regionale, nella collegata alla legge di Bilancio, oltre al microchip per i gatti di proprietà, prevede anche modifiche alla legge 26 del 2006, “Disciplina dei cimiteri per animali d’affezione”, materia che riguarda in primis cani e gatti, ma che non esclude le piccole taglie: uccellini, criceti, conigli. «Norme di principio - osserva il segretario dell’Anci del Fvg Alessandro Fabbro -, condivisibili sul piano astratto, ma che gravano sempre e solo sui Comuni».
Il malumore è emerso in settimana nella seduta del Consiglio delle Autonomie. «A volte si pensa un po’ troppo agli animali, anziché agli uomini», è scappato sotto voce a qualche sindaco. Ma Riccardo Riccardi, rimandando al dibattito in aula, rileva che si tratta di «una questione di presidio sanitario» affrontata in modo simile in altre regioni. «Mi pare si debba andare nella direzione del benessere animale che fa parte di questo tempo», aggiunge l’assessore alla Sanità.
La proposta inserita nella collegata, concretamente un lungo articolo 3 bis, impone dunque ai soggetti gestori di cimiteri per animali d’affezione (enti pubblici o soggetti privati), pena una sanzione da 500 a 3.000 euro, «la corretta gestione complessiva della struttura, il rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché la registrazione delle spoglie animali e delle ceneri ricevute, rilasciandone apposita ricevuta di conferimento».
Le spoglie animali andranno inoltre «riposte in un contenitore monouso con chiusura, atto a impedire la dispersione dei liquidi e dei materiali biologici», e «accompagnate da un certificato veterinario che riporti il Comune in cui è avvenuto il decesso ed escluda la presenza di malattie trasmissibili all’uomo o denunciabili ai sensi della vigente normativa». In questo caso la sanzione andrà dai 50 ai 300 euro.
Paletti anche sulle esumazioni, possibili dopo almeno 10 anni per animali di grande taglia e dopo 5 per taglie medio-piccole (sanzioni da 200 a 1.200 euro), e sull’eventuale soppressione del cimitero, vietata prima che siano trascorsi 5 anni dall’ultimo seppellimento di animali di peso pari o inferiore a 40 chilogrammi o 10 anni dall’ultimo seppellimento di animali over 40 kg (sanzioni da 1.000 a 6.000 euro).
I cimiteri per animali d’affezione si contano peraltro sulle dita di una mano in Fvg. Analizzate le esperienze di Cassacco e Cervignano, dove per la sepoltura si spendono 500 euro (400 per la cremazione), Gorizia ne aveva progettato uno da 13.600 metri quadrati e mille posti da assegnare con rotazione quinquennale, da realizzare in una porzione di terreno limitrofa al camposanto centrale di via Trieste. Il sindaco Rodolfo Ziberna fa tuttavia sapere che per un paio d’anni non se ne parlerà: «Servirebbe un project financing, i costi sono elevati. Speriamo però di farcela, perché è una scelta di civiltà». —
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