Vaccino antinfluenzale, in Fvg nuove dosi, vecchie attese
TRIESTE L’obiettivo della copertura del 75% degli aventi diritto, cioè la soglia dell’immunità di gregge, è stato quasi raggiunto: dunque 100 mila persone resteranno escluse. Il percorso del vaccino antinfluenzale, dopo un avvio in pompa magna e la difficoltà in tutto il Paese nel reperire le dosi, si sta avviando alla conclusione in Friuli Venezia Giulia, anche se per avere i dati bisognerà attendere i numeri definitivi che dovrebbero arrivare a febbraio. Nei giorni scorsi Maurizio Andreatti, direttore sanitario Arcs, l’Azienda di coordinamento, aveva confermato di aver ricevuto tutte le 352 mila dosi del vaccino previste su scala regionale dalla gara chiusa il 17 giugno.
L’obiettivo era di riuscire ad averne ulteriori 60 mila dalle aziende farmaceutiche, ma la richiesta non potrà essere soddisfatta se non per una piccola parte quantificata in circa un migliaio di vaccini. Come detto il quantitativo di vaccino è sufficiente per il 75% (il valore dell’immunità di gregge) degli aventi diritto: una platea che in questo 2020 è stata allargata agli over 60, lo scorso anno erano gli over 65, e i bambini dai sei mesi ai sei anni. A queste due fasce si aggiungono le persone con patologie ritenute a rischio. In pratica delle oltre 470 mila persone che rientrano nella categoria a rischio 100 mila era previsto restassero fuori. Lo scorso anno si era sottoposto alla profilassi il 60% degli aventi diritto, una platea comunque inferiore rispetto al 2020.
L’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina ieri ha informato che, come da comunicazione ricevuta da Arcs, sono in arrivo ulteriori 1.200 dosi che saranno distribuite ai medici di medicina generale dell’area giuliana a partire dalla settimana dopo Natale, indicativamente fra il 28 e il 30 dicembre. Sempre l’Asugi conferma anche di aver dato risposta tramite il Dipartimento di prevenzione alle richieste pervenute da chi non era riuscito ad effettuare la profilassi dal proprio medico di base, il quale magari non aveva aderito alla campagna regionale.
A lamentare una totale mancanza di comunicazione tra Asugi e Medici di medicina generale è Francesco Franzin della Fimmg: «Apprendo che arriveranno ulteriori dosi dalla stampa e questo mi spiace. Al momento non ho avuto comunicazioni ufficiali e ho alcuni pazienti che stanno ancora attendendo. Da parte dei Medici di medicina generale c’è stata grande collaborazione anche nello scambio delle dosi cercando di rispondere a tutte le richieste. Alcuni assistiti dopo le difficoltà iniziali hanno rinunciato nonostante fossero stati inseriti nelle categorie degli aventi diritto e questo dispiace». —
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