Vaccini obbligatori negli asili comunali di Trieste 54 bimbi “irregolari”

Per loro potrebbe saltare il ritorno in classe a settembre. Da giugno via ai controlli a tappeto. L’incognita dei «no vax»
ZAGO AG.FOTOFILM SAN BIAGIO DI CALLALTA VACCINI, SEDE ULSS2 DISTRETTO TV. SUD
ZAGO AG.FOTOFILM SAN BIAGIO DI CALLALTA VACCINI, SEDE ULSS2 DISTRETTO TV. SUD

Vaccini, vero e falso: cosa c'è da sapere

TRIESTE Niente ritorno in classe a settembre per 54 bambini iscritti nei nidi e nelle materne del Comune. A pochi giorni dal termine ultimo fissato dal Comune, i loro genitori non li hanno ancora messi in regola con i vaccini obbligatori. Difficile stabilire con esattezza in questo momento quanti di quei genitori non hanno rispettato l’obbligo per motivazioni “ideologiche” e quanti invece per semplice distrazione. Quel che è certo è che tutti rischiano il prossimo autunno di veder allontanati i figli dalle scuole frequentate quest’anno (in 9 casi un nido in altri 35 una materna).

Lo annuncia l’assessore all’Educazione Angela Brandi, ricordando la decisione presa dalla giunta di far scattare gli allontanamenti solo dal prossimo anno scolastico, evitando quindi di cacciare i bambini dalle rispettive classi a lezioni già ben avviate. «A giugno partiranno le verifiche sulle documentazioni - sottolinea -. Controlleremo le posizioni di ogni bimbo, una a una. Li accoglieremo con riserva al prossimo anno scolastico poi, a controlli avvenuti, potremmo far cadere l’ammissione».

I numeri dei bimbi finora vaccinati arrivano dall’AsuiTs, che però fotografa la situazione dell’intera provincia e non del singolo Comune. «I nostri dati - precisa Riccardo Tominz, direttore Igiene e Sanità Pubblica - si riferiscono non ai bimbi in regola con la legge, ma a quelli che finora sono vaccinati. Tra chi ancora manca ci sono, ad esempio, bimbi che non possono fare alcuna vaccinazione per determinate malattie, e poi tutti quelli che già hanno iniziato il percorso di recupero, che però richiede due o tre accessi al centro vaccinale, magari non ancora effettuati.

Secondo gli ultimi dati messi a disposizione da Insiel, la copertura complessiva su 28.827 assistiti è passata in due mesi da 86,1% a 86,8% e si è rilevato un incremento del 3,5% e del 2,2% che ha interessato rispettivamente i nati del 2004 e del 2005, e un incremento dell’1,6% e del 1,3% per i nati del 2013 e del 2015, rispettivamente. Il prossimo aggiornamento dei dati di copertura vaccinale dovrebbe essere disponibile lunedì prossimo. Le rilevazioni considerano tutti gli assistiti di AsuiTs: residenti (28.023) e domiciliati non residenti (804), nati dal 2002 al 2017.

Vaccini obbligatori, come mettersi in regola per l'ingresso a scuola

Il numero dei residenti in regola con le vaccinazioni è passato da 24.539 a 25.014, con una differenza in positivo di 475 assistiti. L'aggiornamento disponibile la settimana prossima - aggiunge Tominz - consentendo una valutazione su 4 mesi, sarà molto più utile. I bambini nel frattempo vengono chiamati dal Dipartimento di Prevenzione per effettuare le dovute verifiche e i cicli vaccinali. In caso di rifiuto da parte dei genitori, il Dipartimento invierà invito formale alla famiglia, come previsto dalla normativa vigente. È importante ricordare che vengono chiamati direttamente dall' AsuiTs e non dalla singola scuola».

Impossibile per ora, come detto, sapere quante siano le famiglie no vax e quante stiano invece ancora aspettando l'appuntamento per regolarizzare la situazione dei propri figli. Un quadro più chiaro ed esaustivo emergerà la prossima settimana e poi a giugno, con la comunicazione ufficiale del Comune in merito agli accessi al prossimo anno scolastico. In tutta Italia il termine ultimo per la consegna delle certificazioni attestanti l’assolvimento dell’obbligo vaccinale era fissato al 20 marzo, previsto dalla legge dello Stato a firma Lorenzin. In Fvg la possibilità di mettersi al pari con quanto previsto dalla norma è stata prolungata di due mesi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Argomenti:no vaxinfanzia

Riproduzione riservata © Il Piccolo