Vaccini nelle aziende? Wärtsilä e Fincantieri pronte a fare da apripista

Partiti i sopralluoghi per individuare gli spazi adeguati: i farmaci potranno essere somministrati anche ai non dipendenti. A San Dorligo il medico di fabbrica immunizzerà più di tremila pazienti 
Operatori sanitari e volontari della Protezione civile impegnati nella consegna di vaccini anti Covid da somministrare a domicilio
Operatori sanitari e volontari della Protezione civile impegnati nella consegna di vaccini anti Covid da somministrare a domicilio

TRIESTE Scendono in campo le maggiori aziende del Friuli Venezia Giulia per dare il proprio contributo alla lotta contro la pandemia e, in particolare, alla campagna di immunizzazione. Con il piano vaccinale del nuovo governo è prevista la possibilità per le aziende di mettere a disposizione degli spazi ad hoc per la somministrazione delle dosi al personale, ma anche alla popolazione. Su iniziativa di Confindustria nazionale è partito questa settimana un monitoraggio delle aziende disponibili, ma in Friuli Venezia Giulia c’è chi si è mosso concretamente già all’inizio di febbraio, ovvero la Wärtsilä.

Nello stabilimento di San Dorligo è stata individuata anzitutto l’area che ospiterà l’attività di somministrazione: si tratta di una sala abitualmente destinata a riunioni e conferenze (quindi di fatto inutilizzata nell’arco dell’ultimo anno) che offre ampie garanzie di distanziamento. Il sopralluogo compiuto dai tecnici dell’Asugi ha consentito di confermare che la struttura rispetta i requisiti. Da sottolineare che ogni giorno alla Wärtsilä vengono effettuati trattamenti igienizzanti a base di ozono e che in più di un anno nello stabilimento non è stato registrato alcun focolaio. «Ora non ci resta che aspettare il momento in cui il piano nazionale consentirà di passare alla vaccinazione delle categorie non prioritarie in cui rientrano i nostri lavoratori – afferma il responsabile dell’area legale di Wärtsilä, Gianluigi Morselli – e ovviamente speriamo di poter contare su una disponibilità adeguata di dosi. Saranno vaccinati i dipendenti, i loro familiari e anche il personale che presta servizio nello stabilimento come gli addetti alla mensa e alle pulizie». «Dobbiamo ringraziare il nostro medico di fabbrica, il dottor Tommaso Lipartiti – aggiunge Morselli –, che si è reso disponibile da subito ed è pronto a somministrare il vaccino a un totale di tremila persone. Abbiamo deciso inoltre di mettere a disposizione i nostri spazi e il nostro medico anche per vaccinare le categorie a rischio dei cittadini di San Dorligo, tendenzialmente un centinaio di persone».

A fare da battistrada, a livello sia regionale che nazionale, c’è anche Fincantieri. È in corso l’individuazione degli spazi idonei all’attività di vaccinazione in tutti i cantieri del gruppo. Nella sede di Monfalcone, anche nell’ottica di valutarne la disponibilità logistica per le esigenze del territorio, c’è stato già un sopralluogo dell’Azienda sanitaria. Il proposito è di mettere a disposizione gli spazi – e lo stesso avverrà anche a Trieste – sia a beneficio dei dipendenti che del resto della popolazione. Poi toccherà all’autorità sanitaria definire modalità e tempistiche delle somministrazioni, quando il piano nazionale darà il via libera alle categorie interessate.

Intanto Confindustria, Regione Friuli Venezia Giulia e sindacati dovrebbero sottoscrivere a breve un accordo specifico – una convenzione – per individuare la modalità con cui procedere per la somministrazione dei vaccini nei contesti aziendali. —

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