Vaccini anti Covid, la giornata dei farmacisti alle prese con le 26 mila prenotazioni in regione

TRIESTE Una valanga di richieste – alla fine della giornata si è arrivati a 26 mila prenotazioni in tutta la regione – che ha superato le aspettative a giudicare dall’impatto sulla rete informatica di Insiel. La riapertura delle agende per la prenotazione dei vaccini anti-Covid riservati ai cittadini ultraottantenni (classe 1941 compresa) ha messo a dura prova la pazienza dei farmacisti e di migliaia di anziani che si erano messi in fila fin dal mattino per assicurarsi la propria dose.
Così, alle 10.15, Marcello Milani, presidente di Federfarma Trieste e segretario regionale: «Finora la situazione è stata drammatica e non per colpa nostra, ma perché il sistema informatico di Insiel è andato in tilt. È tarato per far fronte a un certo numero di accessi al minuto, ma oggi le richieste sono risultate 5 o 10 volte più numerose del tetto massimo previsto. E quindi il sistema è saltato. Aspettiamo che la Regione potenzi il servizio o dovrà essere diluito il carico di lavoro dei server. Avevamo scritto già martedì a Insiel precisando che temevamo di andare incontro a questi problemi».
In mattinata, a causa del disservizio informativo, code si sono formate all’esterno delle farmacie a Trieste, Gorizia, e in tutta la regione. Comprensibile l’esasperazione di chi sperava di prenotare subito il vaccino senza troppe attese. File anche ai Cup ospedalieri, in particolare al Maggiore e a Cattinara. Intasato il call center regionale.
A Trieste tra le farmacie con maggiore affluenza la Campi Elisi di via Combi: «Era prevedibile una situazione simile a fronte di un numero così consistente di richieste – ha riferito Franca Tromba, titolare della farmacia –. Al momento di chiudere le prenotazioni il sistema si bloccava a causa dei troppi accessi simultanei. Abbiamo dovuto rifare più volte ogni procedura prima di poter perfezionare la singola prenotazione. Già prima delle 8.30 avevamo una coda qua fuori di almeno 15 persone».
Alle 18.30 erano 25.933 le prenotazioni registrate a livello regionale: 3.288 le persone che si erano rivolte a uno dei 36 sportelli Cup, 2.837 quelle che avevano utilizzato il call center, 19.598 coloro che avevano contattato una delle 310 farmacie aderenti. In pratica 3 prenotazioni su 4 sono state fatte in farmacia. Da aggiungere altre 270 prenotazioni nelle unità operative.
«Si è trattato di un’importante dimostrazione di maturità dei cittadini, a riprova del lavoro e della sensibilità della comunità regionale – ha affermato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi –. Nella fase iniziale della giornata si è verificato qualche minimo disagio di natura tecnica, ma poi le operazioni sono procedute speditamente in maniera regolare arrivando a registrare la media di una prenotazione al secondo».
Ieri alcuni cittadini goriziani hanno riferito di aver ricevuto strani sms contenenti codici Otp per la prenotazione della vaccinazione anti-Covid. «L’Azienda non invia sms con codici per potersi vaccinare – ha subito comunicato l’Asugi – e invita tutta la popolazione a non tenere in considerazione questi messaggi e a non rispondere». Gli episodi sono già stati segnalati alle forze dell’ordine.
Infine, Matteo Picerna, referente Snami per Trieste, ha messo in risalto il malcontento dei medici di base, ai quali «non è pervenuta nessuna circolare da parte di Asugi, né siamo stati minimamente coinvolti per tale fondamentale attività vaccinale». —
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