Vaccini, 350 mila adesioni alla campagna anti covid in Friuli Venezia Giulia
TRIESTE Sono ormai più di 307 mila le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Friuli Venezia Giulia. Secondo il report governativo aggiornato alle 17 del 15 aprile le dosi inoculate, per la precisione, risultavano 307.540 a fronte di 377.245 consegnate (81,5 %) e quelle somministrate agli ultraottantenni erano più di 120 mila di cui 100.100 ad anziani della fascia 80-89 anni e 20.967 agli over 90.
Continua a salire anche il conteggio delle prenotazioni, salite a quota 350 mila dall’inizio della campagna. E a contribuire è anche la nuova applicazione sviluppata da Insiel che consente di fissare l’appuntamento per la vaccinazione online. «In poco più di 48 ore dall’entrata in funzione della webapp per le prenotazioni, sono stati oltre 1.600 i cittadini che hanno utilizzato questo nuovo strumento» ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, facendo il punto sull’andamento della campagna vaccinale. Indicativi in particolare i dati registrati nell’arco dell’intera giornata di mercoledì: delle 8.800 prenotazioni effettuate 543 erano avvenute tramite la webapp. Nel giorno precedente (martedì) erano state 1.120 le prenotazioni utilizzando il nuovo strumento, che si affianca al call center regionale, ai Cup delle Aziende sanitarie, ai medici di base, alle farmacie e agli sportelli delle strutture private.
Nel dettaglio, mercoledì sono state 3.395 le prenotazioni da parte di persone di età compresa tra 60 e 69 anni, di cui 967 in area dell’Asugi, 1.047 nel territorio dell’Asfo, 1.381 in quello dell’Asufc. Erano state 800 le prenotazioni da parte di persone di età compresa tra 70 e 74 anni, mentre 1.211 le prenotazioni degli ultraottantenni (154 Asfo, 554 Asufc e 503 Asugi). Per quanto riguarda le altre categorie, le prenotazioni mercoledì erano state 1.735 da parte di persone vulnerabili per patologia (294 Asfo, 963 Asufc e 478 Asugi), 885 da caregiver e conviventi di soggetti ad alto rischio (135 Asfo, 464 Asufc e 286 Asugi), 320 da operatori sanitari (58 Asfo, 160 Asufc e 102 Asugi).
Resta intanto impossibile ipotizzare quando si potranno aprire le prenotazioni anche per altre fasce d’età, a partire da quella 50-59 anni: «Nessuna previsione è possibile al momento per quanto riguarda l’apertura delle agende a nuove fasce di età visto il perdurare dell’incertezza sui flussi di consegna dei vaccini» ha spiegato ieri Riccardi. —
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