Vaccinazioni obbligatorie non effettuate, primo giorno di asilo a rischio per 82 bimbi
TRIESTE. Ottantadue bambini. Tanti sono i piccoli al momento non in regola con gli obblighi vaccinali, per i quali a fine estate non potranno aprirsi i cancelli di asili nido e scuole dell’infanzia comunali. Un numero consistente, emerso dal monitoraggio effettuato dall’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste e comunicato all’amministrazione municipale. Che, per avvisare le famiglie e scongiurare il rischio allontanamento da scuole per così tanti bimbi, nei giorni scorsi ha provveduto a inviare le raccomandate con i solleciti a sottoporsi ai vaccini o a fornire documentazioni che ne accertino l’avvenuta somministrazione, magari in altre regioni o all’estero. Passaggi da compiere però rapidamente: il termine ultimo per mettersi regola scade il 31 luglio.
«In questo momento vorrei fare un appello ai genitori che non hanno ancora fatto vaccinare i bambini - spiega l’assessore all’Educazione Angela Brandi -, perché non vogliamo escludere nessuno». Per cercare di ridurre il più possibile la platea degli esclusi sul sito del Comune è stato pubblicato anche un avviso in italiano e in inglese che ricorda appunto il rischio a cui vanno incontro i nuclei “fuori legge”. In caso di mancata presentazione della documentazione entro il 31 luglio ci sarà la «decadenza dal posto, che verrà assegnato a un altro bambino».
Gli asili nido comunali e convenzionati apriranno il 2 settembre, le scuole dell’infanzia invece il 12 e l’anno scolastico si chiuderà il 30 giugno. I bambini iscritti sono complessivamente 3.520 di cui 1.020 nei nidi e 2.500 nelle scuole dell’infanzia. Le richieste di iscrizioni sono state presentate lo scorso febbraio. Una volta stilati gli elenchi, il Comune li ha poi inviati il 10 marzo ad AsuiTs per i controlli incrociati. A metà giugno è stato fatto un primo punto della situazione con l’Azienda che ha comunicato all’amministrazione chi era stato sottoposto ai vaccini e chi no. Infine, come detto, alle famiglie non in regola sono state inviate raccomandata e, successivamente, lettere informali con l’invito a ottemperare entro il 31 luglio alla profilassi pena la decadenza dall’iscrizione.
Come detto sono 82 le situazioni non in regola, il 2,2% del totale. Sul fronte dei nidi la percentuale è più alta con 32 casi su 1.020 iscrizioni, pari a 3,13%. La metà di questi fa riferimento a nuove iscrizioni mentre i casi restanti sono di bambini che già frequentavano le scuole e, da maggio, erano stati esclusi come previsto dalla legge in vigore lo scorso anno.
Passando alle materne, su 2.500 iscritti sono 50 i bambini non vaccinati, una percentuale del 2%. Di questi 27 risultano già frequentanti. In totale quindi 43 non potranno tornare sui banchi a settembre mentre 39 bambini, se non si provvederà a fare il vaccino, non potranno iniziare la carriera scolastica fino alla prima elementare.
AsuiTs per cercare di venire incontro a chi si trova in difficoltà ed evitare il meccanismo degli appuntamenti per le vaccinazioni prima fissati e poi disdettati all’ultimo minuto - una pratica che veniva adottata da alcuni “No-vax” per aggirare i divieti -, consente a chi ha un’urgenza dettata dalla scadenza di presentarsi anche senza appuntamento: al Distretto, nel caso dei bambini da 0 a 5 e nel Centro vaccinale unico dai 6 anni in su. Ovviamente se una famiglia è in regola con la profilassi e per alcune difficoltà non si presenta all’appuntamento fissato può sempre concordarne uno nuovo nell’ambulatorio pediatrico di riferimento.
«Stiamo andando avanti coerentemente con quanto fatto in questi anni - spiega in conclusione Brandi - perché ci sta a cuore la salute dei bambini, soprattutto di quelli che, per motivi di salute, non possono fare la profilassi.
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