Vaccinazioni a Pasquetta e 36.500 fiale consegnate. In Friuli Venezia Giulia la campagna anti-Covid accelera

In 48 ore arrivate 25.300 dosi AstraZeneca e 11.200 Moderna. A breve le Pfizer Domani nonostante la festività tremila iniezioni in Porto vecchio e altri 5 centri  
Una Pasqua piena di sole ma piuttosto fredda, con temperature al ribasso, come annunciato dalla previsioni meteo. Sta di fatto che la maggior parte dei triestini ha rispettato la zona rossa. In questa foto, scattata domenica 4 aprile da Francesco Bruni, una piazza della Borsa semi-deserta
Una Pasqua piena di sole ma piuttosto fredda, con temperature al ribasso, come annunciato dalla previsioni meteo. Sta di fatto che la maggior parte dei triestini ha rispettato la zona rossa. In questa foto, scattata domenica 4 aprile da Francesco Bruni, una piazza della Borsa semi-deserta

TRIESTE La campagna di immunizzazione anti-Covid in Friuli Venezia Giulia riparte già a Pasquetta: quella odierna sarà l’unica giornata di stop, mentre domani i centri vaccinali torneranno operativi nonostante la festività. Saranno tremila le somministrazioni in programma nel Lunedì dell’Angelo in regione, a cominciare dalla sede ricavata nella centrale idrodinamica del Porto vecchio. L’attività ricomincerà domani anche nelle strutture fieristiche di Udine e Pordenone, negli ospedali di Palmanova, Latisana e San Daniele.



«Lasciamo riposare gli operatori a Pasqua, ma ripartiamo subito a Pasquetta» sottolinea il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Fino a sabato 10 marzo è stata prevista una programmazione che imporrà somministrazioni a ritmo molto intenso: più di 40 mila vaccinazioni, con una media giornaliera compresa tra le seimila e le settemila inoculazioni.



Un’accelerazione che tiene conto anche dell’afflusso imminente delle nuove forniture di vaccini Pfizer. «Abbiamo 16 mila dosi Pfizer prenotate che ancora non ci sono state consegnate – riferisce il vicegovernatore –, ma in base alle previsioni dovrebbero arrivare nei prossimi giorni». Secondo Riccardi non sussiste il rischio di rallentare quello che è l’attuale programma delle somministrazioni pianificate: sarà possibile, insomma, far fronte a tutte le prenotazioni raccolte. «Noi a differenza di altre Regioni abbiamo lavorato per far aderire l’agenda delle prenotazioni alle dosi disponibile, coerenti con il flusso programmato delle forniture – puntualizza a tal proposito il vicegovernatore –. Volevamo evitare di dover dire a dei cittadini che hanno prenotato che non possono più venire perché le dosi sono finite. L’unica volta che siamo stati costretti a cambiare rotta è stato per il blocco temporaneo, in tutta Europa, di AstraZeneca».



Sono arrivati agli ospedali di Trieste, Udine e Pordenone i furgoni Sda, corriere di Poste Italiane che, in collaborazione con l’Esercito, hanno consegnato venerdì 11.200 vaccini Moderna e ieri 25.300 Astrazeneca. Nella mattinata di ieri i mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, hanno preso in carico i vaccini e hanno concluso il loro secondo viaggio, raggiungendo la destinazione finale dei tre nosocomi.



«Ad oggi sono state inoculate 240 mila dosi su 270 mila arrivate in regione» spiega Riccardi per fare il punto sullo stato d’avanzamento della campagna. Nella tabella che pubblichiamo c’è l’aggiornamento sulle somministrazioni con le percentuali per prima e seconda dose. Procede speditamente la somministrazione al personale sanitario e socio sanitario: su 35.700 persone che hanno aderito alla vaccinazione il 95,7 % ha ricevuto la prima dose, l’88 % anche la seconda. Per quanto riguarda il personale non sanitario, ma che opera all’interno del sistema regionale, siamo all’82,5% sulla prima dose e al 72 % sulla seconda. Dati soddisfacenti anche per gli ospiti delle case di riposo: il 100 % ha ricevuto la prima dose, l’ 82% anche la seconda. Lo stato d’avanzamento delle somministrazioni agli ultraottantenni (finora le adesioni hanno raggiunto quota 80 mila) è del 68 % per la prima dose, del 61 % per la seconda. Per gli appartenenti a forze armate e polizia, così come per il personale scolastico, le fasce dai 70 ai 79 anni e i soggetti vulnerabili è ancora troppo presto per i dati sulla somministrazione della seconda dose. Nel caso di forze armate e polizia (6.400 adesioni) la prima dose è stata somministrata al 92 %. Per il personale scolastico siamo all’88 %. Per vulnerabili, fasce 70-74 anni e 75-79 siamo al 25 %, ma le prenotazioni, come noto, sono cominciate da poco.



A proposito delle ultime tre categorie, anche nel sabato che precede Pasqua le prenotazioni sono state numerose, tanto che il totale, dall’apertura delle agende, ha ormai superato quota 100 mila. Ieri 1.587 prenotazioni da parte delle persone tra i 70 e i 74 anni, 295 da parte di appartenenti alla fascia 75-79 anni e ben 4.189 per i soggetti vulnerabili. In totale, per la fascia 70-74 anni siamo a 28.954 prenotazioni, per quella che comprende gli over 75 si è arrivati a 33.038, per la categoria delle persone ad elevata fragilità siamo a 38.919. —




 

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