Va in barca e pesca una tartaruga

Un appassionato puntava su branzini e orate. Ha dovuto tagliare la lenza per liberare l’animale
 
La tartaruga che ha abboccato all'amo prima di essere liberata
La tartaruga che ha abboccato all'amo prima di essere liberata
STARANZANO Va a pesca di orate nello specchio d'acqua antistante il Lido di Staranzano e invece, a sorpresa, tira su con la lenza una tartaruga caretta-caretta, il simpatico rettile negli ultimi anni molto frequente nel golfo. È successo l’altro giorno a un pescatore locale che, per passare qualche ora del suo tempo libero, ha pensato di ancorare la sua pilotina in prossimità della costa per prendere un po' di tintarella e sperare nello stesso tempo di pescare qualcosa di buono per imbandire la tavola con una buona cena a base di pesce. Invece non è andata come pensava, visto che gli è capitato questo imprevisto divertente.
 
«Ho sentito a un certo momento che si curvava la canna tra le mani - racconta l’uomo - e ho creduto di aver agganciato qualcosa di molto consistente, magari un branzino o un’orata di dimensioni spropositate. Dal piegamento della canna ho avuto l’impressione che non si trattava di un pesce perché subito dopo, assieme alla lenza, è venuta a galla una tartaruga viva, di quelle che si trovano spesso da queste parti che cercava in tutti i modi di staccarsi dall’amo. In quel momento ero un po' confuso perché non me l’aspettavo un fatto del genere. Avevo a portata di mano il mio smartphone e mentre cercavo di capire cosa stava succedendo, l'ho consegnato a un amico che era in barca con me il quale è riuscito a scattare con qualche difficoltà alcune immagine, anche se non perfette, in modo da poter fissare il particolare momento quando la tartaruga cercava di svincolarsi».
 
«La movimentata azione si è protratta per alcuni minuti perché non era facile staccare l’animale dalla lenza. Così - aggiunge - per evitare complicazioni ho deciso di rompere il filo e la tartaruga si è potuta allontanare lentamente a pelo d’acqua senza problemi». Un’avventura, dunque, che si conclude a lieto fine soprattutto per l’animale. L’uomo ha riferito di avvistamenti anche in altre occasioni sempre a bordo della sua barca, ma si è sempre tenuto a distanza di sicurezza. Con la bella stagione specie in estate, il Wwf della Riserva Marina di Miramare raccomanda i diportisti di non avvicinarsi per accarezzarle.
 
Nella maggior parte dei casi le tartarughe arrivano dalla Grecia o dalle coste della Dalmazia perché trovano cibo in abbondanza e perché l'acqua è molto più calda. D’inverno, invece, fanno il tragitto opposto, cioè vanno verso Sud per tornare verso le spiagge d'origine. Per i ricercatori triestini oltre al tipo Caretta-caretta nel Golfo si possono trovare esemplari di Liuto e di Chelonia. Gli avvistamenti annuali raggiungono il numero di 20-30, in particolare a giugno. Le tartarughe nidificano nel basso Mediterraneo e sulle coste dell’Africa del Nord, poi seguono le sciamature di meduse e pesce azzurro in Adriatico, soprattutto nei mesi estivi. E negli ultimi anni sembra che il luogo preferito dalle tartarughe marine per terminare purtroppo la corsa della vita siano proprio le spiagge della baia di Panzano, ricche di vivai di branzini e orate e meduse. Quelle poche volte vengono ritrovate vive, quando accade, vengono liberate festosamente in mare.
 
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo