Va all’asta per 185 mila euro la sede della gioielleria Cernigoi a Monfalcone

Procedura di esecuzione promossa dalla Bcc di Staranzano e Villesse. In “vendita” i 224,20 metri quadrati di uno dei negozi storici della città
Bonaventura Monfalcone-10.10.2019 Immobile all'asta per fallimento-Cernigoi-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-10.10.2019 Immobile all'asta per fallimento-Cernigoi-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE. Lo storico immobile al civico 80 di via Duca d’Aosta, per decenni sede della rinomata gioielleria Cernigoi in una delle primissime gallerie commerciali di Monfalcone, proprio sulla strada delle vetrine e dello shopping cittadino, finisce all’asta. La procedura di esecuzione immobiliare è stata promossa dalla Banca di credito cooperativo di Staranzano e Villesse e venerdì 8 novembre alle 16, alla sala biblioteca (stanza numero 37) al primo piano del Tribunale di Gorizia, in via Nazario Sauro 1, si procederà alla vendita senza incanto dei locali in lotto unico.

Si tratta di un negozio della superficie commerciale di 224,20 metri quadrati, che si sviluppa ai piani terra, ammezzato e interrato del fabbricato; con due accessi, il principale dalla pubblica via e quello di servizio dalla galleria, in area centralissima e a due passi dal municipio e da piazza della Repubblica. Il tutto al prezzo base, pari a quello della stima effettuata dal tecnico Domenico Laganà nella sua perizia, di 185.500 euro, con offerta minima di 138.125 euro e possibilità di rialzo a colpi di mille euro, nel corso dell’asta.

Il debitore, cioè l’esecutato – tecnicamente si dice proprio così –, è una società che detiene la proprietà dell’immobile di via Duca d’Aosta 80: il nome è oscurato nella documentazione pubblica, da tutti consultabile, inserita nell’apposito portale delle vendite del Tribunale di Gorizia e su astalegale.net. Quanto all’attività commerciale in corso – e lo sottolinea il delegato alla vendita dal giudice Alessandro Longobardi, cioè Andrea Pobega –, «assolutamente non coinvolta» nell’asta di novembre, «prosegue» e «in futuro potrà proseguire ancora lì se l’aggiudicatario riterrà di voler contrarre una locazione con il commerciante» oppure «potrà vedere un trasferimento ad altra sede nel caso in cui il nuovo proprietario riterrà invece di procedere alla liberazione dei locali nei termini di tempo che saranno stabiliti dal giudice».

La vendita del bene immobile pignorato fa riferimento al procedimento 18/2019 e avverrà con modalità sincrona mista. Le offerte di acquisto, secondo le forme esplicitate nell’avviso, dovranno pervenire entro le 12 del 7 novembre allo studio del delegato Pobega in via Brigate Partigiane 9 a Ronchi dei Legionari (previo appuntamento) o in via telematica. Invece per la visita dell’immobile è possibile rivolgersi al custode Marco Fonzar (0481-593841 o 337/1263353) oppure allo sportello posto al piano terra del Tribunale di Gorizia. Relativamente invece alle informazioni sulla vendita risponde sempre il delegato Pobega (3351567496).

L’unità immobiliare, in una zona particolarmente ambita a Monfalcone e all’interno di un palazzo risalente al 1965, deve risultare d’interesse se a ieri, sul sito delle aste legali, si sono registrate ben 395 visualizzazioni. Ma com’è articolato il lotto unico? Dalla porta d’ingresso dei locali si estende la distribuzione interna del negozio, con un ampio salone aperto al pubblico, la zona adibita ad accesso di servizio e la scala circolare di collegamento con il piano interrato e quello ammezzato. Sul retro è stato invece disimpegnato il vano a uso laboratorio.

Completano la dotazione di spazi al pianterreno due ulteriori ambienti di servizio. Nell’ammezzato un secondo ampio salone usato per l’esposizione, un ripostiglio, un laboratorio, un ufficio e una toilette. Infine nell’interrato, raggiungibile sempre attraverso la scala, una cantina composta da un unico grande vano.

In caso di aggiudicazione, l’offerente è tenuto al versamento del saldo del prezzo e degli oneri, diritti e spese di vendita nel termine indicato in offerta, ovvero, in mancanza, entro 60 giorni dall’aggiudicazione. In caso di inadempimento, l’aggiudicazione sarà revocata e l’aggiudicatario perderà tutte le somme versate. È possibile corrispondere il prezzo anche tramite mutuo ipotecario con garanzia sul medesimo immobile oggetto della vendita, rivolgendosi alla banca di fiducia.


 

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