Utenti in rivolta contro la superbolletta

Fattura unica per luce e acqua sotto tiro: «Doppia beffa in caso di errori». AcegasApsAgma: «Ma i consumatori erano d’accordo»
Bollette da pagare (Foto di archivio)
Bollette da pagare (Foto di archivio)

Doveva essere la nuova “bolletta multiservizi”, definita da AcegasApsAmga come un «documento di immediata comprensione, capace di valorizzare le informazioni più importanti e il quadro storico dei consumi attraverso rappresentazioni grafiche». Rischia invece di passare alla storia come la “bolletta delle polemiche”, perché così le organizzazioni dei consumatori hanno ribattezzato, dopo i primi arrivi nelle case degli utenti, la nuova fattura unica che riguarda, all’interno di un solo documento, sia i servizi dell’acqua sia quelli dell’energia elettrica. Tante sono infatti le segnalazioni pervenute nelle sedi di Federconsumatori, Otc e Confconsumatori, che evidenziano numerose problematiche.

«La maggior parte delle proteste - spiega Angelo D’Adamo, presidente della Federconsumatori - partono da una semplice considerazione, che riguarda proprio l’unificazione delle rendicontazioni. Se un utente riscontra un errore nei conteggi di una delle due utenze, acqua o energia elettrica che sia - precisa - ha due alternative, entrambe con conseguenze negative. Se non paga, è in difetto in relazione all’utenza con i conteggi giusti. Se invece paga, di fatto accetta l’errore e deve mettersi alla caccia dello storno». Sulla stessa linea Luisa Nemez, responsabile dell’Organizzazione per la tutela dei consumatori (Otc): «Il problema effettivamente esiste - sostiene -. E a complicare le cose c’è poi la storica ritrosia dei triestini, in gran parte di età media elevata, nei confronti dell’utilizzo dell’informatica, verso la quale AcegasApsAmga continua invece a spingere per ridurre i propri costi». «L’ex municipalizzata - rincara la dose l’avvocato Augusto Truzzi, presidente di Confconsumatori Trieste - non può non riconoscere che la percentuale di errori nelle bollette è in costante aumento. La crisi poi sta mettendo molte famiglie in difficoltà e non per tutti ricevere una sola bolletta, per pagare acqua e luce nello stesso momento, diventa un vantaggio, anzi. Un esborso più elevato crea disagio».

Bollette, acqua e luce insieme in un solo documento
L'insegna di AcegasAps all'ingresso di palazzo Modello

Da qui a rilanciare le altre lamentele il passo è breve. D’Adamo ricorda i casi registrati a San Dorligo della Valle «dove ci sono utenti che da due anni aspettano una lettura aggiornata dei contatori, perciò si continua a emettere bollette sulla base di consumi presunti. Troppo spesso poi le bollette arrivano a destinazione a ridosso della scadenza - prosegue - mettendo in difficoltà le famiglie a basso reddito». Tutti e tre i rappresentanti dei consumatori denunciano poi «le lunghissime attese per chi si reca allo sportello e le enormi difficoltà a stabilire un contatto telefonico che porti a un risultato concreto». D’Adamo amplia ancora il ragionamento: «Tutto il processo avviato dieci anni fa con la liberalizzazione del sistema energetico non ha prodotto i risultati di risparmio attesi,ma solo il proliferare di aziende che vendono. Semmai si registra un aumento dei costi complessivi di circa il 10%».

AcegasApsAmga si difende con forza. «Avevamo presentato in anteprima la bolletta unificata alle organizzazioni dei consumatori - dice Riccardo Finelli, responsabile Relazioni esterne - e non erano state sollevate obiezioni. Ricordo anche che quando si riceve una bolletta che può apparire sbagliata, si può telefonare per bloccarla fino al necessario chiarimento». E se la bolletta arriva a ridosso della scadenza? «Questo è un tema che non ci riguarda direttamente - sottolinea - perché la distribuzione è affidata a società esterne e non possiamo rispondere di eventuali ritardi nella consegna. In ogni caso è sempre possibile chiedere di tornare al passato, manifestando la volontà di ottenere due bollette separate, una per l’acqua e l’altra per l’energia elettrica». Parole che non bastano però a rassicurare le associazioni. «C’è bisogno di una nuova forma di dialogo tra organizzazioni dei consumatori e AcegasApsAmga - conclude D’Adamo -. Basterebbe un protocollo con referenti certi».

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