Uno sciacallo dorato filmato a Doberdò

Immortalato da una fototrappola sistemata dalla Forestale in un bosco del Carso nei pressi del confine con la Slovenia

DOBERDÒ DEL LAGO Grazie alla tecnica delle fototrappole (macchine fotografiche e cineprese dotate di sensore a raggi infrarossi, che si azionano automanticamente al passaggio degli animali, a Doberdò del Lago è stato filmato un esemplare di sciacallo dorato (canis aureus): l’animale si trovava in un bosco vicino al confine con la Slovenia.

Il controllo del territorio non urbanizzato, compito principale del Corpo forestale regionale, si esplica anche attraverso il monitoraggio di varie specie animali e questo filmato conferma la presenza, ormai stabile, di esemplari di sciacallo dorato nel Carso goriziano.

La zona confinaria della Regione è peraltro da sempre oggetto di studio, in quanto è la prima a essere attraversata da specie animali provenienti da Est, e la Stazione forestale di Monfalcone opera nel monitoraggio dei "grandi carnivori" nell'ambito di "Arctos", un progetto comunitario incentrato in particolare sull' orso bruno.

Nel caso dello sciacallo dorato ripreso a Doberdò del Lago, la validazione della specie è venuta da parte del dottor Luca Lapini, zoologo del Museo di storia naturale di Udine.

Oltre che per il tipico mantello, lo sciacallo dorato si differenzia dalla volpe per le maggiori dimensioni (può arrivare oltre i 16 chilogrammi di peso), la coda più corta (20-25 cm) e le zampe più lunghe, che alla spalla raggiungono un’altezza di mezzo metro.

Generalmente si alimenta di piccoli mammiferi e di carcasse di animali, oltre che di anfibi, rettili e uccelli. È un canide che proviene dall'Europa dell'Est e che negli ultimi anni è sempre più frequente nella nostra regione. Secondo Stefano Filacorda, ricercatore e docente di Ecologia animale del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università di Udine, la specie proviene dai Balcani e la sua espansione sembra dipendere dalla recente diminuzione dei lupi.

In Friuli Venezia Giulia lo sciacallo dorato è comparso con certezza nella metà anni Ottanta, quando alcuni animali, scambiati per volpi, furono abbattuti nelle vicinanze di Udine e nella zona di San Vito di Cadore. L'animale non rappresenta un rischio per l'uomo, ma la sua presenza va comunque segnalata alla Forestale regionale, contattando la Stazione di Monfalcone (telefono 0481960709), oppure con una e mail a sf.monfalcone@regione.fvg.it. Non è la prima volta che uno sciacallo dorato viene filmato, la il fatto rappresenta sempre un evento raro. Nel febbraio dello scorso anno, un esemplare femmina venne filmato sulle Altrua di Polazzo, sopra Fogliano, mentre faceva la pipì. Allora a sistemare a fototrappola fu Davide Samsa, la cui familgisa da anni attua il pascolo allo stato brado delle pecore.

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