Universitari al voto, centrodestra sparito

Al via le elezioni dei rappresentanti degli studenti negli organi dell’ateneo e nei dipartimenti con un’inedita assenza politica
Studenti universitari in una foto di repertorio
Studenti universitari in una foto di repertorio

Negli ultimi anni si è letteralmente frantumato a suon di baruffe a livello nazionale come in ambito locale, e ora scompare anche dal panorama politico universitario triestino. I malanni del centrodestra si riflettono anche su piazzale Europa: oggi e domani, infatti, vanno in scena le elezioni dei rappresentanti degli studenti negli organi universitari e regionali (Senato accademico, Consiglio di amministrazione, Comitato per lo sport universitario, Conferenza regionale per il diritto agli studi superiori, e i Consigli di dipartimento) e fra le liste presentatesi e ammesse non ce n’è una che faccia riferimento all’universo del centrodestra. In corsa la Lista di Sinistra, per tutti gli organi che mettono in palio seggi, AutonomaMente che scende in campo quasi dappertutto e altre compagini che puntano solo al board di alcuni dipartimenti: si tratta nel dettaglio di Studenti in movimento nel caso di Scienze politiche e sociali, come pure di Run - Rete universitaria nazionale (organizzazione di riferimento della sinistra democratica) che è in lizza anche a Scienze economiche, e infine a Fisica ecco il gruppo Ricercati.

Centrodestra sparito

Nessuna traccia di Oltre, lista in cui si erano impegnati in passato esponenti forzisti, né di Azione universitaria, né dei ciellini di Student Office. Nomi che restano ancorati alle scorse tornate, per il momento dunque al passato, e che stavolta non compaiono. Un inedito. Che ha già aperto riflessioni nelle costole giovanili di alcuni partiti. «Abbiamo seguito la cosa. Assieme alle altre forze del centrodestra si è tentato di creare un contenitore da proporre - spiega Piero Geremia, coordinatore provinciale di Forza Italia giovani -, ma tra una cosa e l’altra non abbiamo trovato un accordo e non andare tutti uniti a quel punto non aveva più senso».

Rapporti tesi

Si coglie una certa amarezza anche nelle parole di Francesco Clun, coordinatore regionale di Un’Altra Gioventù: «Per anni ho fatto politica all’Università cercando di portare avanti un discorso alternativo alla Lista di Sinistra, rispetto alla quale c’erano molti punti di divergenza sulla gestione dell’ateneo. Ero presidente della lista Azione universitaria, che ho avuto l’onore di gestire», ricorda Clun. Il quale amplia il discorso addebitando la mancata sintesi “universitaria” ai litigi e alla frammentazione politica dello schieramento: «Dopo la spaccatura del centrodestra a livello locale, il discorso Università è stato dai più abbandonato: io ho tentato - prosegue Clun -, ma nel momento in cui bisognava parlare di accordi non ci si trovava mai sul piano politico. Anche a livello universitario mancava un po’ quel riconoscimento di pari dignità fra le liste (il riferimento qui è a Oltre e all’area di Forza Italia con cui Un’Altra Trieste e quindi pure Un’Altra Gioventù non hanno rapporti propriamente idilliaci, anzi, ndr). Spiace prendere atto - conclude - che manchi una rappresentanza dell’area di centrodestra».

Quando si vota

Tracciata la situazione politica, vanno elencate alcune informazioni di servizio: come recita il decreto del rettore Maurizio Fermeglia, gli studenti possono votare a Trieste oggi dalle 9 alle 19 e domani dalle 9 alle 14, a Gorizia gli orari sono rispettivamente 9-18 e 9-14 e alla sede di Portogruaro urne aperte unicamente domani dalle 9 alle 14.

Le rappresentanze da eleggere sono due nel cda, tre al Senato accademico e altrettante nel Comitato per lo sport universitario, due nella Conferenza regionale per il diritto agli studi superiori, e ci sono poi quelle nei Consigli di dipartimento. A Scienze mediche, chirurgiche e della salute i seggi sono 18 di cui quattro riservati a dottorandi, a Fisica 9 (tre per i dottorandi), a Ingegneria e architettura 19 (sette), a Matematica e geoscienze 12 (quattro), a Scienze chimiche e farmaceutiche 10 (quattro), a Scienze economiche, aziendali, matematiche e statistiche 9 (due), a Scienze giuridiche, del linguaggio, dell’interpretazione e della traduzione 12 (due), a Scienze politiche e sociali 8, a Scienze della vita 16 (sei) e infine al Dipartimento di Studi umanistici 17 di cui anche qui sei per i dottorandi.

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