Università, studenti di Fisica da premio

Il “Giorgeri” a tre giovani avviati alla laurea magistrale, tra gravità e neutrini
Foto Bruni 02.04.14 Università Trieste:relazione e ralitivo diploma per tre studenti di fisica teorica
Foto Bruni 02.04.14 Università Trieste:relazione e ralitivo diploma per tre studenti di fisica teorica

Amano la scienza, scrutano le sfere lontane (o invisibili) della materia e puntano a una carriera di ricerca e scoperte. Buona parte della nuova eccellenza di Trieste potrebbe essere qui, tra i vincitori della borsa di studio in memoria del generale Licio Giorgieri. Il premio istituito dalla moglie Giorgia Pellegrini Giorgieri, insegnante scomparsa nel gennaio del 2013, è un riconoscimento del valore di 2500 euro indirizzato a tre studenti dell'Università cittadina che abbiano completato il primo triennio della Facoltà di Fisica, superato il primo anno del corso di laurea magistrale e che siano alle prese con elaborati originali di tesi legate al campo della cosmologia o della astrofisica. Due triestini e un campano i premiati: si chiamano Alex Zucca, Matteo Pinamonti e Luca Alberto Rizzo, quest'ultimo originario di Avellino, un trittico di “cervelli” classe 1990. Sono stati loro i protagonisti della cerimonia ospitata nella Sala Cammarata dell'Ateno triestino, alla presenza del rettore Maurizio Fermeglia e della commissione giudicatrice composta da Marino Mezzetti, Gianrossano Giannini e Marisa Giraldi. Giovani, brillanti, impegnati e con le idee chiare, anche per quanto riguarda il futuro da spendere una volta acquisita la laurea magistrale, percorso che dovrebbe compiersi sulla base delle tesi esposte ieri, quasi dei “trailers” di quanto dovrà consumarsi nell'arco del prossimo anno.

Alex Zucca sta lavorando su “Gravità modificata e neutrini”, un percorso ovviamente superspecialistico e impegnativo che però non ha pregiudicato esperienze altrettanto valide fuori dal laboratorio: «Pratico il triathlon – ha sottolineato »ucca – e anche in questo campo non sono mancati dei risultati. Il futuro? Restare nel campo della ricerca, questo è sicuro. Resterà solo da vedere se a Trieste o all'estero».

Niente male nemmeno la scommessa dell'avellinese Luca Alberto Rizzo, portiere di calcio per hobby, aspirante scienziato dopo una vocazione maturata sui titoli di coda del liceo scientifico, uno che ha deciso di esplorare i campi e le teorie di Einstein (“Simulazioni sul modello di gravità”) cercando nuovi orizzonti su consolidati tracciati. Lo attendono ora nuove sfide e soprattutto un dottorato.

Infine Matteo Pinamonti, impegnato nello studio dei (possibili) criteri di abitabilità in altri pianeti, tema che vuole affrontare con un rigore scevro da contaminazioni fantascientifiche o peggio, ufologiche. Anche lui ha deciso di non orbitare solo tra laboratorio e libri, scegliendo come sfogo il teatro, all'interno di una compagnia amatoriale. Raziocinio e creatività dunque. Pare che i segreti siano questi, anche tra nel campo della Fisica.

Francesco Cardella

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