Unione Italiana in assemblea a Buie
Ci sono stati attriti ieri sera, nella prima parte dell’assemblea dell’Unione Italiana che si è tenuta a Buie, fra alcuni rappresentanti dell’Unione Italiana (Ui) stessa e quelli dell’Università Popolare di Trieste (Upt), in merito alla fruizione delle risorse erogate dal Friuli Venezia Giulia a favore della Comunità nazionale italiana. Si tratta di mezzi che a partire dal 2017 non vengono più erogati direttamente all’Ui, ma vengono messi a concorso nel rispetto di quanto prevede la legge regionale del Fvg. Tale legge però trova una interpretazione particolare da parte dell’Upt, interpretazione che non permetterebbe all’Unione italiana di partecipare al concorso privilegiando però le singole Comunità degli italiani: è stata questa l’osservazione mossa all’indirizzo dell’Upt dal vicepresidente dell’assemblea Paolo Demarin, che - almeno nella prima parte dell’assemblea, protrattasi poi nella tarda serata - non ha ottenuto risposte precise dai vertici dell’Upt stessa. Il presidente dell’Unione Italiana Furio Radin dal canto suo ha dichiarato che l’Upt vorrebbe instaurare un rapporto ridotto con l’Unione italiana e un altro rapporto con le singole Comunità. Nell’assemblea sono poi seguite varie schermaglie di tipo procedurale.
In agenda c’erano il dibattito sulle modifiche statutarie, l’approvazione del consuntivo 2017 e l’approvazione del piano finanziario e il programma di lavoro per l’anno in corso.
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