Unione ginnastica goriziana senza pace: Comolli ci ripensa, ma il cda resta monco

Il presidente dimissionario: «Stringo i denti e vado avanti». Frizioni sulla gestione pallacanestro e l’accordo con la Dinamo

GORIZIA Paolo Comolli resta alla guida dell’Unione ginnastica goriziana e il direttivo non decade, proseguendo il suo lavoro per il momento con due componenti in meno, che però andranno quanto prima sostituiti. L’ennesima tappa del sin qui accidentato percorso della nuova gestione dell’ultracentenario sodalizio sportivo conferma una volta di più una realtà con la quale Gorizia continua a fare i conti: per quanto possa essere ridimensionata rispetto ai fasti di un passato ormai lontano, e indipendentemente dal numero degli iscritti, delle sezioni attive o del livello agonistico delle attività praticate, l’Ugg resta una realtà dalla complessità enorme e sulla cui gestione finiscono per gravare visioni non sempre condivise, anime e storie (anche politiche) differenti, magari interessi e spinte in arrivo da più parti e realtà nel contesto del territorio cittadino.

Acque agitate ai vertici dell’Ugg: Comolli lascia già la presidenza
Bumbaca Gorizia Sede UGG


In questo mare agitato, non da oggi sia chiaro, devono districarsi i dirigenti di volta in volta chiamati a guidare una società che da tempo ha nella sua grande struttura di proprietà il problema evidentemente più grande: è una risorsa potenzialmente straordinaria, e in tal senso si concentrano gli interessi di tanti su di essa, ma è anche un costo enorme da sostenere, tanto più in tempi di recessione. I problemi non possono limitarsi a questo ma probabilmente da qui partono, perché quando le risorse non abbondano i punti di vista su come far quadrare i conti possono farsi spigolosi anche nelle famiglie teoricamente più unite. Proprio la diversità di vedute su molteplici aspetti aveva indotto il presidente Paolo Comolli a lasciare: una scelta anticipata all’amministrazione comunale e poi discussa in seno al direttivo, in un confronto che pare riuscito a ricucire la frattura. E così le dimissioni sono state ritirate. «Ci siamo chiariti e andiamo avanti – conferma Comolli –. Certo, non nascondo che la situazione è più sofferta e complessa di ciò che avevo immaginato, e le sensibilità nella nostra squadra possono essere differenti, così come le vedute. Ma stringiamo i denti tutti insieme e continuiamo a lavorare per l’Ugg, anche perché ci attendono una serie di incombenze importanti, a partire dall’approvazione del bilancio, alla quale speriamo di arrivare entro fine novembre».

Ha prevalso, insomma, il senso di responsabilità da tutte le parti. «Questo senza dubbio – dice la vicepresidente Elisa Hoban –. L’Ugg è viva, va avanti e cercherà di risolvere i problemi con i quali si deve confrontare. Lavoreremo molto sull’attività giovanile, e punteremo ad una comunicazione più moderna e adeguata ai tempi». A rafforzare il messaggio di unità ritrovata, probabilmente, arriverà la presenza di tutto il direttivo all’esordio casalingo nel campionato di basket di Serie C Silver della Dinamo Gorizia, che domani alle 18.30 giocherà nella sua nuova “casa”, l’Ugg appunto. Il tutto in seguito all’accordo di collaborazione approvato dal consiglio in modo convinto, ma con dettagli e contenuti che avrebbero generato invece i disaccordi tra i membri del direttivo. Un cda che come detto procede attualmente con due figure in meno, seppur per motivi che non hanno a che vedere con i contrasti di queste settimane: Alessandro Signoretti, le cui dimissioni dettate da questioni prettamente personali sono state ratificate da tempo, e Marco Mizzon, che a sua volta fa sapere di aver scelto di lasciare per il sopraggiungere di nuovi incarichi «che non mi avrebbero permesso di garantire la presenza in società con la serietà che ritengo doverosa».

Mizzon, poi, aggiunge anche quello che è il suo punto di vista sulla complessa situazione dell’Ugg. «Non stiamo certamente parlando di una società semplice – osserva –, ma per ciò che ho potuto constatare durante le mia esperienza l’Unione ginnastica goriziana può contare su un buon gruppo di lavoro, che si sta dando da fare per migliorare la situazione. In tal senso non vedo problemi insormontabili per il futuro». Dal punto di vista squisitamente formale, però, un primo problema concreto l’Ugg dovrà risolverlo subito, ed è quello relativo alla sostituzione (prevista dallo Statuto) proprio dei due consiglieri che si sono dimessi. Si procederà in prima istanza a un tentativo di cooptazione tra i soci, partendo da coloro che nei mesi scorsi erano risultati i primi non eletti dall’assemblea, per procedere poi con altri disponibili a far parte del direttivo. Non si dovesse trovare nessuno, invece, si dovrebbe passare per nuove elezioni, perché il cda non può proseguire stabilmente con questi numeri. E forse già la prossima settimana il direttivo dovrebbe riunirsi per affrontare questo nodo. –


 

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