Ungheria: «Qui i migranti non vengono maltrattati»

"Accuse infondate e infamanti": l'Ungheria reagisce al pesante attacco sferrato da Human Rights Watch
Migranti oltrepassano il filo spinato
Migranti oltrepassano il filo spinato

BELGRADO. Accuse infondate e infamanti, da respingere al mittente. In questi termini l'Ungheria ha reagito, con forza, al pesante attacco sferrato da Human Rights Watch, l’autorevole Ong che aveva imputato alle forze di sicurezza magiare violenze e abusi contro i migranti che tentano di entrare in Ungheria dalla Serbia.

«In Ungheria migranti bastonati e ricacciati indietro»
14/09/2015 Roszke, al confine tra Serbia e Ungheria centinai di migranti vengono fermati dalla polizia ungherese

L’Ungheria si è detta «scioccata» dall'attribuzione di responsabilità, attraverso una nota del ministero degli Interni. «L'Ungheria osserva le regole di Schengen sul controllo delle frontiere e la Convenzione di Ginevra», che regola il rispetto dei diritti dei richiedenti asilo e dei profughi, esordisce il comunicato.

Non solo. Human Rights Watch avrebbe in primo luogo «costruito artificiosamente» un'immagine erronea delle procedure d'asilo nel Paese, perché «l'Ungheria garantisce l'ingresso legale e la presentazione di legittime richieste d'asilo ai posti di frontiera e nelle zone di transito».

Budapest inoltre spende in media circa 446 euro al mese per l'assistenza a ogni richiedente asilo presente sul territorio, molti soldi per «uno Stato membro abbandonato dall'Ue» mentre esso affronta la crisi migratoria, la velenosa frecciata a Bruxelles.

L’Ungheria vuole rispedire in Serbia 17mila rifugiati
FlŸchtlinge an der serbisch-ungarischen Grenze bei Ršszke../ 150915..***Hundreds of refugees on a hunger strike are blocking the highway to be let into the EU since Hungary have closed the border in Roszke towards Serbia, September,15, 2015*** LaPresse Only italy.I rifugiati al confine serbo-ungherese a Roszke *** Local Caption *** 20500605

Sulle violenze il ministero degli Interni è ancora più chiaro. «I migranti non vengono molestati ai confini, il grande numero di minori non accompagnati riceve protezione, assistenza sanitaria ed educazione», assicura il governo. Il ministero ha tuttavia ammesso l'esistenza di «otto denunce di maltrattamenti» a carico di membri della polizia ungherese «presentate da migranti» nel corso del 2016.

Tutte sono state sottoposte a indagini, che avrebbero stabilito «l'infondatezza» delle accuse; in ogni caso le denunce sono state «inoltrate alle competenti procure» per ulteriori verifiche. Infine, l'Ungheria «procede in maniera umana verso chi ha veramente bisogno e le persone al confine e all'interno del territorio ricevono un giusto trattamento». Allo stesso tempo, Budapest «si aspetta che i migranti rispettino le leggi ungheresi e dell'Ue».

Migranti, riapre la rotta dei Balcani: 300 al giorno in Serbia
Refugees and migrants wait to cross the Slovenian-Austrian border, near the village of Sentilj, Slovenia, 22 January 2016. Austria unveiled a plan 20 January to cap the number of new asylum seekers it will take in coming years, prompting reactions by politicians across Europe and highlighting a divide in how governments plan to handle a record influx of refugees. Austria decided to limit refugee numbers to 37,500 this year - a sharp drop from the 120,000 asylum claims the Alpine country was expecting. ANSA/CHRISTIAN BRUNA

Malgrado la replica di Budapest, l'ombra dei maltrattamenti sui migranti continua ad aleggiare sul Paese. Ieri anche l'Hungarian Helsinki Committee ha specificato di aver ricevuto dall'inizio della primavera «un numero crescente di rapporti allarmanti su gravi abusi e maltrattamenti commessi a danno dei richiedenti asilo».

E nel frattempo il confine serbo-ungherese rimane area ad altissima tensione. Secondo Nick Thorpe, corrispondente della Bbc a Horgos, alla frontiera con la Serbia, per meglio blindare il confine sarebbe stata lanciata dall'Ungheria una vasta operazione, con la partecipazione di ben diecimila tra poliziotti e soldati.

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