Un’attività, tre generazioni: le autoscuole Bizjak spengono 65 candeline

Dalle macchine bianche di ieri a quelle coloratissime del parco veicoli di oggi, tra cui il primo mezzo elettrico d’Italia destinato alle lezioni 
Micol Brusaferro

la ricorrenza



Le autoscuole Bizjak festeggiano i propri 65 anni di vita: un prestigioso traguardo per un’impresa di famiglia che, nel tempo, ha insegnato a guidare a migliaia di triestini. E per festeggiare il compleanno l’attuale sede di via Milano è stata ampliata, arrivando a una superficie di quasi 300 metri quadrati, su due piani, e diventando di fatto una tra le più grandi autoscuole della regione. È stato Massimiliano Bizjak, nel 1956, a fondare l’attività, passata poi nel 1993 al figlio Walter e quindi, nel 2014, al nipote Stefano. Le due “basi” sono sempre state a Trieste a Opicina.

Sull’altipiano la scuola ha trovato posto prima in via del Ricreatorio e poi su Strada per Vienna, e ora è in via Nazionale. In città invece il primo quartier generale è stato in via San Francesco. Nel 1969 il trasferimento in via Rismondo. E dal 2007 l’autoscuola è fissa in via Milano. Tanti i veicoli dedicati alle scuole guida che si sono avvicendati nella lunga storia del parco auto: i Bizjak sono stati tra i primi a introdurre le auto cabrio e quelle a quattro ruote motrici per la guida sicura. Nell’ultimo decennio, soprattutto, si sono dedicati con grande impegno a iniziative per avvicinare i ragazzi ai motori in modo responsabile, considerando anche l’aumento dei giovanissimi che puntano a spostarsi con scooter e moto.

Non solo lezioni teoriche e pratiche, dunque, ma anche momenti informativi e di approfondimento prima ancora dell’iscrizione vera e propria al percorso che porta al conseguimento della patente. Da gennaio 2019 le autoscuole effettuano anche il precorso per le patenti nautiche. A settembre 2019 qui è stato lanciato anche il primo veicolo elettrico e automatico in uso a una scuola guida in Italia.

Da anni inoltre, corsi e docenti sono aggiornati e preparati per facilitare il conseguimento della patente a chi soffre di difficolta di apprendimento (Dsa) ed è in arrivo ora pure un veicolo multiadattato per chi ha problemi motori.

«Siamo orgogliosi – spiega Stefano Bizjak – perché possiamo contare su una lunga storia alle spalle, contraddistinta sempre dalla voglia di dare il meglio nel settore. E siamo felici perché, nonostante i tempi duri a causa del Covid e delle tante difficoltà conseguenti alla chiusura anche della nostra attività, come tante altre, non ci siamo fermati. Il nostro staff tuttora conta su 15 persone tra dipendenti e collaboratori, otto auto, sei mezzi a due ruote, software di nuova generazione per l’apprendimento e tre aule, compresa la particolare “aulagiardino” di 55 metri quadrati, per meglio rispondere alle esigenze di sicurezza e distanziamento, sempre contingenti al virus».

Mentre racconta la lunga avventura di famiglia, Stefano mostra le foto storiche, quelle delle prime auto, in servizio negli anni ’50, bianche, con la semplice scritta delle autoscuole sulla portiera, fino ad arrivare a quelle attuali, coloratissime. «Molti ragazzi – aggiunge Bizjak – si sono affezionati a noi e tornano talvolta da adulti, per un saluto, per il rinnovo della patente o per portare a loro volta i figli e i nipoti. Il segreto della nostra longevità è che dietro ai tanti anni passati in aula e su strada c’è sempre stata una grande passione per il lavoro e per l’insegnamento».—



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