«Un’altra libreria al posto della Borsatti»

«Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo». La frase di Emil M. Cioran, postata il 26 gennaio sulla pagina Facebook della Borsatti Libreria del Centro, suona come un perfetto epitaffio. La libreria della catena triveneta Il Supermercato del Libro di Treviso chiuderà i battenti domani. Ma, dopo alcuni lavori di ristrutturazione, potrebbero tornare i libri in via Ponchielli. L’annuncio del titolare Igino Pastrello arriva in ritardo di alcuni giorni rispetto a quello fatto a fine dicembre («Chiuderemo entro gennaio»). Una scelta obbligata dopo che per quasi sei mesi ha tentato inutilmente di cedere l’attività libraria. «Stavolta cessiamo proprio. Entro il 15 febbraio dobbiamo consegnare le chiavi al proprietario» dichiara Pastrello che a fine gennaio ha chiuso anche la Zannoni, la storica libreria di Padova. La Borsatti segue la sorte delle altre Librerie del Centro del Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Udine e Gorizia). Una ritirata del gruppo del Supermercato del Libro nella sede originaria di Treviso di via Castellana 37. C’entra, ma fino a un certo punto. «Una scelta familiare. I miei figli, Angelo e Laura, non sono interessati a sviluppare il gruppo e io ho 73 anni. Sono 52 anni che faccio questo mestiere. E ora mi merito la pensione» spiega il fondatore del Supermercato del Libro.
A Trieste Pastrello era arrivato nel Duemila acquisendo la Borsatti, una delle librerie più note del capoluogo, reduce da un fallimento e dal trasloco dalla storica sede all'angolo tra via Genova e via Dante nell'edificio a tre piani di via Ponchielli a fianco della chiesa di Sant’Antonio. A Trieste il gruppo aveva anche gestito per un certo periodo "La Bancarella" nel rione di San Giacomo (chiusa nella primavera del 2013) e la "E po bon" di piazza Goldoni dove si vendevano libri a metà prezzo. E che succederà ora alla Borsatti? «In questi mesi si sono interessati in molti di quei locali. Anche una banca. Non escludo che possa esserci ancora una libreria. Una libreria di qualche catena visto che pochi posso reggere affitti da 8 mila euro al mese» spiega Pastrello che ha raccolto qualche voce sull’argomento.
Il proprietario dell’edificio di via Ponchielli è lo stampatore Ferdinando Farina titolare di Punto Web srl (sede ad Ariccia, Roma). «Non è facile rintracciarlo. Sta a Parigi. Mi dicono che è in contatto con qualche catena libraria - aggiunge il libraio di Treviso -. Tra qualche giorno sapremo qualcosa di più». Ma quale catena potrebbe arrivare alla Borsatti? Si parla di un interessamento di Ibs (Internet Bookshop Italia) e de “Il libraccio” marchi del gruppo Messaggerie Italiane di Milano, che non sono ancora presenti a Trieste. (fa.do.)
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