Un’alleanza “in rosa” per valorizzare il Collio

Tutto parte dall’iniziativa della titolare dell’azienda agricola “La Roncada” che ha voluto coinvolgere altre colleghe per fare rete e fronte comune

CORMONS. Una rete di giovani donne imprenditrici capace di spaziare su più settori e di proporsi unite sul mercato.

È quella messa in piedi da Madi Cattaruzzi, titolare dell'azienda agricola La Roncada, uno splendido appezzamento di terra al confine tra Cormons, Capriva e Moraro, che ha avuto la bella idea di coinvolgere altre colleghe in un comune intento commerciale che tocca ambiti diversi ma collegati gli uni con gli altri. Il progetto è partito dalla creazione da parte della Cattaruzzi e dello staff dirigenziale interamente in rosa (sono tre le donne al vertice dell'azienda) de La Roncada di un nuovo prodotto, il Franconia Blau Principium, un rosso di qualità che ha dato il là alla realizzazione di una rete commerciale comune con altre realtà del territorio tutte al femminile. «Abbiamo avuto l'idea di proporre i nostri vini, in particolare il neonato Franconia il cui nome deriva dal primo vitigno datato fine '800 della nostra azienda, in abbinamento ad esempio con i dolci dell'azienda Oca Golosa di Gorizia, anch'essa gestita da una donna, in un concetto di piena naturalità». Prodotti che saranno proposti in rete anche in osterie che fanno capo a donne, come "L'Oca Selvatica" della giovane imprenditrice Annalisa Colella: a collaborare in quest'unione d'intenti anche un uomo, il consigliere comunale cormonese Massimo Falato, che ha messo in contatto proprio La Roncada con L'Oca Selvatica: «Credo sia giusto - commenta Falato - valorizzare l'impegno delle donne quando decidono di fare fronte comune in ambito imprenditoriale su questo territorio, anche perché dietro c'è una valenza anche di tipo sociale e turistico». C'è infatti stato anche un approccio istituzionale, pure in questo caso tutto al femminile, con la vicesindaco Lucia Toros e l'assessore al turismo ed al commercio Elena Gasparin che hanno incontrato proprio la Cattaruzzi ed il suo staff per poter organizzare nei 50 ettari di terreno (metà fatto di vite e metà di boschi) delle escursioni sia per visitatori che per i bambini delle scuole, di modo da far conoscere maggiormente questa porzione di Cormons che insiste nei pressi del torrente Versa, dove è possibile scorgere caprioli, lepri ed addirittura cavalli correre liberi. E pure la valorizzazione di questa rete tutta al femminile vede protagonista una donna: «Abbiamo coinvolto - aggiunge la Cattaruzzi - in questo progetto anche una fotografa donna, Loredana Bensa, che catturerà con le sue immagini le peculiarità enogastronomiche dell'iniziativa che ci vede coinvolte». E la stessa Cattaruzzi rivela come non sia facile emergere nel mondo imprenditoriale vitivinicolo, che da sempre nell'immaginario collettivo è visto come un settore prettamente maschile: «Spesso capita che qualcuno arrivi qui in azienda, mi veda e mi scambi per una segretaria o un'addetta alle pulizie chiedendomi dove sia il titolare senza immaginare che sia proprio io a gestire quest'azienda. Siamo ancora in poche, soprattutto nel mondo enologico, a tenere in mano le redini di realtà di un certo livello: ma la volontà è che il futuro della mia impresa sia sempre in rosa. Mia figlia ha tre anni, ma sarebbe bello che un giorno quest'azienda la porti avanti lei».

Matteo Femia

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