Unabomber, via libera alla perizia per il risarcimento milionario a Zornitta

VENEZIA Elvio Zornitta, l’ingegnere di Azzano Decimo indagato a suo tempo nell’inchiesta “Unabomber”, continua la sua battaglia mirata a ottenere un risarcimento milionario dei danni biologici e d’immagine nel lungo periodo in cui è stato indagato dopo che un poliziotto avrebbe cercato di incastrarlo creando una prova falsa. L’ingegnere è uscito dall’inchiesta in fase d’indagine. Zornitta ha chiesto i danni anche per i patimenti subìti dai familiari. Ma lo Stato ha già detto no a una prima transazione. A questo punto l’ingegnere ha scelto l’azione civile. Si dovrà quindi attendere settembre per la nuova udienza nel corso della quale sarà discussa la perizia psichiatrico forense disposta dal Tribunale civile sull’ingegnere. «I tempi della giustizia civile, si sa, in Italia sono molto lunghi, purtroppo», commenta il suo avvocato, Maurizio Paniz. Zornitta uscì dall’inchiesta nel 2007, quando fu accertato che la prova principe contro di lui, un lamierino usato in un ordigno, era stato manomesso da un poliziotto, in seguito condannato per quella falsa prova. Zornitta era stato sospetatto di essere il misterioso e mai scovato Unabomber, il bombarolo che terrorizzò mezzo Nordest con una serie di attentati compiuti in luoghi pubblici tra il 1994 e il 2006.
La causa intentata da Zornitta era iniziata nel 2017, ma il tentativo di transazione con i ministeri dell’Interno e della Giustizia, nonché contro il poliziotto, era fallito. I difensori chiedevano un milione di euro, cifra considerata troppo elevata da parte dell’avvocato dello Stato. La causa è dunque ripresa in Tribunale e il giudice ha disposto le perizie psicologiche, su Zornitta e sui familiari, per capire gli eventuali danni patrimoniali, biologici e d’immagine patiti dall’ingegnere. «Lo Stato di questi tempi non ha grandi risorse - prosegue Paniz - e le cifre offerte per la transazione non erano assolutamente adeguate. Abbiamo ripreso la causa davanti al Tribunale, tranquillamente».
Come riportato dall’agenzia Ansa, vi sono già stati un paio di incontri. Zornitta è stato ascoltato anche in presenza di una psicologa. Tra le persone chiamate a testimoniare, un fratello dell’ingegnere, un collega di lavoro e i medici che lo seguivano negli anni dell’indagine. Il perito presenterà poi le sue conclusioni al Tribunale, da discutere appunto a settembre. —
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